Il caso di Mortegliano: l'alieno della SS Napoleonica

Alto 4 metri, sarebbe stato avvistato da più persone

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  1. .Dante.
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    E' un caso che sta scuotendo il mondo dell'ufologia. Anche il mondo accademico vuol vederci chiaro: l'Università di Berlino, addirittura, sarebbe in contatto con il giovane testimone dell'accaduto. Ma andiamo per gradi!

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    Quanto c'è di vero nella storia di Leonard D'Andrea, l'uomo che avrebbe avvistato un essere di sembianze, apparentemente, non umane sabato 11 mentre percorreva la SS Napoleonica? Ad occuparsi di questo caso è Antonio Chiumiento, esperto di ufologia, è stato Presidente del Centro Ufologico Nazionale, nonchè primo Presidente del Centro Italiano Studi Ufologici. Attualmente consulente scientifico del Centro Ufologico Nazionale.

    Leonard, operaio, era alla guida della sua auto quando, all'altezza della nuova rotonda di Mortegliano, si è visto costretto a fermarsi e ad accodarsi a delle macchine ferme. Se all'inizio ciò poteva sembrare dovuto ad un incidente, dopo essere sceso dall'auto, Leonard potè notare "qualcosa" camminare lungo la strada. Stando alla sua testimonianza, la creatura era alta circa 4 metri ed era assolutamente silenziosa. Dopo aver preso la torcia, ha illuminato quella creatura "grigiastra", notando che aveva le gambe leggermente incurvate in avanti con la parte posteriore formata da una sorta di tendini molto grossi. Inoltre, la testa avrebbe una forma tondeggiante e che terminava a forma conica.

    D'Andrea voleva avvisare il padre ma i telefoni non funzionavano perché non c'era campo. Questa creatura "camminava" sulla strada, non curandosi minimamente delle auto ferme e delle persone presenti. D'Andrea ricorda ulteriori dettagli del contesto, avanti alla sua auto c'era una Mazda con una famiglia, al suo interno una madre teneva nascosti i due figli dietro i sedili, mentre alle spalle del giovane testimone, due ragazze tentavano in vano di chiamare il 113 poiché i telefoni non andavano.

    La sagoma sarebbe poi fuggita in direzione di Lestizza, Leonard avrebbe provato a seguirla ma senza successo. Altre persone che abitano nella zona hanno confermato di aver avvistato qualcosa di "strano". D'altronde, la Napoleonica è una strada che è solita ospitare altre "creature" la notte. Intanto, il testimone principale, l'operario Leonard D'Andrea, andrà presto in TV, il 23 Febbraio, su Rai Due ai Fatti Vostri a raccontare la vicenda.

    Ma facciamo un attimo il punto della situazione:

    LUOGO DELL'AVVISTAMENTO
    Territorio comunale di Mortegliano. Si estende su una superficie di 30 Kmq; insieme alle frazioni di Lavariano e Chiasiellis conta 5.000 abitanti. Dista dal capoluogo di Udine circa 15 km. Il luogo dell'avvistamento è precisamente la strada "Napoleonica" che deve il suo nome alla dominazione dell'imperatore francese nei secoli scorsi. Il traffico si sarebbe interrotto nelle vicinanze di una rotonda di recente costruzione.

    L'IPOTESI DELLO "STRUZZO"
    Qualcuno raccontava di una fuga di struzzi da un allevamento delle vicinanze. Una circostanza da considerare dal momento che l'altezza degli animali poteva aver tratto in inganno alcuni testimoni. Su questo è arrivato il commento stizzito e giustificato del titolare dell'azienda agricola, Michele Gasparini: «La nostra è l’unica azienda agricola della zona che da anni alleva struzzi. Bene, noi non c’entriamo nulla con questa vicenda. Questa presunta segnalazione di uno che non ha nulla a che fare con il nostro mestiere ci danneggia»... Insomma, difficile confondere una creatura tanto alta con gambe e braccia per uno struzzo!

    L'IPOTESI CARNEVALESCA
    Molti maliziosamente hanno messo in relazione l'evento con il carnevale alle porte. Una maschera ben confezionata o uno scherzo ben riuscito. Nonostante questo alcuni testimoni smentiscono l'ipotesi che a spaventarli sia stato qualcosa di simile... Ammesso che un bontempone abbia utilizzato dei trampoli per apparire alto, come spiegare la caratteristica delle gambe incurvate in avanti? E come avrebbe potuto, successivamente, dileguarsi facilmente tramite il terreno?

    ALTRE TESTIMONIANZE?
    Sono sopratutto i quotidiani locali a ricevere mail e racconti della gente del posto. Non sono mancate altre segnalazioni di episodi “anomali” di questi giorni. Uno arriva dal Comune di Codroipo, dove una coppia segnala che l’altra notte i loro cellulari «hanno iniziato a vibrare nonostante non fossero in modalità vibrazione, nè siamo riusciti a disattivarli. Successivamente abbiamo notato che i lampioni della strada continuavano ad accendersi e spegnersi a intervalli regolari. Il tutto è durato circa 5 minuti. Non so cosa c’entri con quanto accaduto a Mortegliano, ma ci è sembrata una cosa insolita». Ma c'è chi contestualizza tutto, evocando avvistamenti multipli. Giancarlo Barbieri, di Chiasiellis, dice di avere visto con la sua compagna e suo figlio delle strane sfere luminose «che non erano aerei. Era Capodanno, ci siamo rivolti al Centro ufologico nazionale che ne era al corrente. Ma so di altre, analoghe testimonianze».

    Un altro testimone, che vuole però mantenere l'anonimato e che Chiumiento loda per il suo coraggio, ha affermato: "Quando più persone si sono avvicinate alla creatura, pensando che qualcuno fosse stato investito da un auto (lo stranissimo essere era messo come in ginocchio) chiedendo a colui che credevano fosse un uomo: Serve aiuto? Si è fatto male? la creatura si è alzata ed è andata verso i testimoni ma non ha dato segno di aggressività. Sono le persone che alla vista di un essere che all’occhio umano appare mostruoso, si sono letteralmente chiuse dentro l’auto. La creatura si muoveva fra le automobili spente come se gli occupanti non ci fossero! Secondo me da tale comportamento si evince NON ostilità nei nostri riguardi!"

    IL RUOLO ENIGMATICO DEL PROF. ANTONIO CHIUMIENTO
    Sono, ancora, da capire le due mail ricevute da Antonio Chiumiento, noto ricercatore-indagatore ufologico, da parte di un presunto allevatore di struzzi della zona di Mortegliano che informava di avere visto, sempre nella notte tra sabato e domenica, lo strano gigante ma non solo, fornisce particolari che trovano conferma, altri rendono la situazione quasi paradossale. Da lui ci si aspetterebbe un approccio sui casi ufo più professionale.

    Ecco le esatte parole di Chiumiento: "Giuseppe D’Andrea, ex militare e padre di Leonard, mi ha chiamato alle 8.30 di domenica mattina per documentare ciò che era accaduto la notte precedente; era estremamente turbato e ho sentito personalmente la voce preoccupata dei due". Un senso di vergogna del professore nei confronti di coloro che "giudicano senza sapere", conferma di non aver assolutamente montato il caso e, a coloro che l’hanno accusato di aver creato una mossa pubblicitaria per l’uscita del suo nuovo libro risponde: "il mio editore programma l’uscita dei miei libri ogni anno. Quelli che non mi credono si dovranno abituare all’idea di veder pubblicate le mie ricerche; non hanno rispetto nè dei testimoni nè tantomeno di me, che indago sul fenomeno degli ufo da 35 anni!".

    Ma pare che il Professore abbia un vizio, e su questo dobbiamo concentrarci: l'utilizzo di immagini prelevate dalla rete e adattate o appiccicate addosso ai suoi casi ufo. La più clamorosa è quella dell'alieno di Intruders, che Chiumiento mise nel suo libro spacciandolo come un frame esclusivo proveniente dalla presunta base aliena di Aviano. Adesso ci ritenta con il caso di Udine.

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    Il caso dell'Alieno di "Intruders"

    Nel libro "Ho le prove", il Professor Chiumiento utilizza una serie di immagini per dimostrare l'esistenza di esseri alieni nel nord italia, accompagnando il tutto da documenti fotografici. Scriveva Tiziano Farinacci nel suo celebre articolo La trilogia della Tasca gonfia: Un giovane operaio incontra un alieno, cammina sulle acque e fa un giro con lui su un disco volante, gli viene impiantata una sonda sotto l’orecchio destro e viene invitato dallo stesso alieno a liberare un suo "grigio compagno", rapito da un militare americano e rinchiuso al settimo livello sotterraneo della base militare di Aviano. Un altro giovane operaio denuncia la sua interazione con razze aliene, fornendo foto e filmati. Dalle analisi, due delle foto vengono riconosciute in un’immagine del telefilm V-visitors ed in una sequenza di uno speciale UFO proposto dal TG1 qualche anno prima. Mentre una terza foto, che immortala il primo piano di un presunto alieno, in un primo momento riconosciuta da un membro del CUN in un fotogramma della trasmissione Segreti e Misteri del 1988, viene successivamente identificata dallo stimabile Giacomo Casale (GAUS) con una scena del film "Intruders". Per finire, la sonda aliena installata sottopelle al giovane operaio non può essere prelevata e quindi analizzata per riscontrarne l’effettiva natura extraterrestre. Quindi nell’attesa delle annunciate prossime uscite, nasceva spontaneo un quesito: il termine "prova" ha un significato oggettivo o soggettivo?

    LA RICOSTRUZIONE DELL'ALIENO DI MORTEGLIANO

    Se in quell'occasione la storia era quella di un'operaio anche questa volta lo scenario non cambia. A vedere l'Alieno è sempre un operaio, e oggi come allora Chiumiento è accanto a lui a fargli da spalla. Ma la cosa più curiosa è di nuovo una foto. Nella trasmissione di Telepordenone del 20 Febbraio passa ripetutamente nei teleschermi un frame, che mostra quello che sarebbe l'alieno di Udine (potete vederla appena sotto questo paragrafo). Chiumiento lascia passare volontariamente sotto silenzio che l'immagine è una delle tante presenti in rete, niente di più che un alieno creato con l'ausilio di un programma di grafica digitale.
    E si sott'intende che la creatura sia esattamente la stessa vista da Leonard D'Andrea, che evidentemente non può aver visto un mostro partorito dalla mente di un disegnatore mesi o forse anni prima. Il dubbio a questo punto è che qualunque cosa sia successa la storia si sta modellando nel tempo, cucita a addosso a una foto presa a caso, e data in pasto all'opinione pubblica. Due indizi fanno una prova. Come direbbe lo stesso Chiumiento: Ho le prove! Quattro immagini manipolate rispetto alla loro provenienza originaria. Visitors, Speciale Tg1, Intruders e ora un alieno digitale.
    Immagini che avevano una funzione e sono state utilizzate per spiegarne un'altra.

    Chi ama l'ufologia e crede in quello che fa, non può stare in silenzio, mentre in televisione passa l'enessima baracconata. Rischiamo un altro Caso Caponi, un alieno di cartapesta, lo stesso materiale di questa storia, che rischia di marcire ancora prima che carnevale sia passato.

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    E adesso ecco il video della tanto discussa trasmissione televisiva in cui il testimone dell'avvistamento e il prof. Chiumiento espongono la vicenda al giudizio degli spettatori. Si parla del coinvolgimento dell'Università di Berlino intorno al 30° minuto (il video è stato caricato su YouTube dallo stesso Prof. Chiumiento):