1. Terremoti, come stanno le cose? Un'indagine in compagnia del Presidente dell'INGV!
    e poi le ultime sui vulcani più attivi, italiani e non. Due esperti risponderanno alle nostre domande per aggiornarci sulla condizione sismologica e vulcanologica del nostro pianeta. Solo su X Times

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    TERREMOTI NEL POLLINO, RISPONDE IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO
    NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA (INGV)

    Il Pres. Stefano Gresta ha concesso un'intervista per fare il punto della situazione
    sull'interminabile sciame sismico che attanaglia il Pollino, ma non solo.
    Un approfondimento per aggiornarci sui vulcani più attivi, italiani e non,
    con l'intervista al vulcanologo dell'INGV Piergiorgio Scarlato.


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    Alla luce di quanto sta avvenendo nel Pollino ritengo sia opportuno cercare di saperne di più. A tal proposito, nel prossimo numero di X Times, in edicola dal 5 dicembre, potrete leggere l'interessante intervista che ho rivolto al Presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Stefano Gresta. Si parlerà anche dell'instabilità sismica che si sta registrando da nord a sud dell'Italia, ma anche di tanto tanto altro.

    Ma non solo...

    In quella che vuole essere una vera e propria indagine sul piano della geofisica e della vulcanologia, ho realizzato una seconda intervista al valido vulcanologo, Piergiorgio Scarlato, Primo Ricercatore e Responsabile Laboratorio di Geofisica e Vulcanologia dell'INGV, per fare il punto della situazione su quanto c'è da sapere sui vulcani più attivi e di presunta pericolosità sparsi per il mondo. Naturalmente senza risparmiare la nostra Italia, cui tanto c'è da sapere.

    Due articoli imperdibili, davvero istruttivi e utili per avere un quadro più chiaro delle cose. Spesso, troppe volte, sentiamo di notizie che riguardano temibili vulcani e la loro attività, ma mai ci chiediamo quanto queste possano essere rilevanti scientificamente, dunque realmente preoccupanti per chi studia questo settore! Bene, sentiremo il parere della Scienza e conosceremo più a fondo aspetti del tutto inediti.

    In merito ai terremoti, giusto per sottolineare la delicatezza con cui questi argomenti meritano di essere trattati, l'articolo segnalerà strafalcioni che talvolta commettono anche note fonti giornalistiche: è importante rivolgere maggiore attenzione a tematiche simili ma soprattutto fare un'informazione corretta. Il supporto della Scienza può, anzi, deve essere il primo passo!

    L'appuntamento con "X Times" (Nr. 50) è in edicola il 5 dicembre con l'intervista al Pres. Gresta (INGV) in relazione all'argomento "terremoti".
    L'intervista al dott. Scarlato, sul piano dei vulcani, sarà invece contenuta nel numero successivo (Nr. 51), ovvero quello di gennaio.
    Essendo entrambe le interviste molto corpose ho ritenuto opportun...

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    Last Post by .Dante. il 28 Nov. 2012
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  2. Terremoto in Emilia, un nuovo incubo
    Il dramma, le possibili cause, la speranza

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    catastrofi naturali
    terremoti
    By .Dante. il 24 May 2012
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    Terremoto in Pianura Padana, un nuovo incubo
    Una zona sino al 2003 assente dalle carte sismiche,
    poi l'improvviso passaggio alla 3a categoria


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    E' accaduto di nuovo, questa volta con una intensità poco minore rispetto al sisma che colpì L'Aquila nel 2009, questa volta con epicentro nel ferrarese, in Emilia. Il bilancio è più contenuto ma ugualmente drammatico: 7 vittime, 50 feriti e oltre 5000 sfollati.

    Alle ore 4.03 di domenica 20 maggio, l'Emilia e tutto il Nord Italia ha tremato a causa di una scossa di magnitudo 5.9 della scala Richter. L'epicentro del terremoto è stato individuato a 36 chilometri a nord di Bologna, tra le province di Modena e Ferrara. Martedì il governo ha decretato lo stato di emergenza per le aree colpite.

    Dopo l'evento sismico principale, si sono registrate centinaia di nuove ma piccole scosse di assestamento, nuovi crolli e ancora nuovi feriti. L'ultima questa mattina, è stata avvertita alle 8.26 nelle zone già colpite dal sisma in Emilia e di magnitudo di 3.4, a una profondità di soli 1,4 chilometri. La scossa è stata avvertita chiaramente anche a Bologna.

    Sono stati ingenti i danni non soltanto ad abitazioni e industrie ma anche al patrimonio artistico.

    Queste zone della Val Padana sembravano in passato un'area relativamente tranquilla sino a quando, nel 2003, si è compilata l'ultima carta del pericolo sismico. Non essendo stati fino ad allora raccolti dati strumentali non era classificata e quindi giudicata a bassa sismicità. Ma gli eventi accaduti hanno costretto a una revisione ponendola all'improvviso nella classifica del pericolo nella terza categoria, vale a dire medio-bassa. Giusto per avere un termine di paragone, L'Aquila è in prima categoria. Ma allora quel che viene da domandarsi è cosa sta succedendo alla Pianura padana?

    A tal proposito si è interrogato anche il Corriere della Sera che, con un articolo del 21 maggio, redatto con la collaborazione del sismologo Massimo Cocco dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha mostrato un chiaro quadro della situazione spiegando la causa del violento sisma: la spinta degli Appennini, al di sopra della microplacca Adriatica, ha prodotto una faglia lunga una quarantina di chilometri tagliando la Val Padana tra est e ovest, fra Ferrara e Modena, scuotendola vigorosamente.

    Da gennaio di quest'anno, la zona appenninica di Reggio Emilia e Parma, è stata colpita da terremoti di magnitudo 4.9 e 5.4, a distanz...

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    Last Post by .Dante. il 24 May 2012
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  3. SPECIALE NATURA - Innumerevoli terremoti e grandi vulcani che si risvegliano. Tutto normale?
    Sono consueti episodi della vita della Terra o c'è qualcosa che non va? Un'indagine concentrata sugli eventi sismici dell'ULTIMA SETTIMANA

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    SPECIALE NATURA - Sempre più scosse di terremoto rischiano
    di far scoppiare pericolosissimi vulcani anche italiani

    Un'indagine concentrata sugli eventi sismici dell'ULTIMA SETTIMANA
    Cosa sta accadendo sotto i nostri piedi?


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    Il titolo di questo articolo rivela un'amara realtà che purtroppo dobbiamo prendere come un dato certo poiché i disastri che stanno avvenendo nelle zone più disparate del pianeta, sono tutti documentati!

    Mi ero già occupato in un articolo dell'8 marzo, del notevole aumento dell'attività sismica nel mondo. A distanza di poco meno di un mese torno a scrivere di questa "problematica" perché pare che questi fenomeni non accennino a diminuire ma, ahimè, confermano il preoccupante stato di salute della Terra. Un problema, per molti, frutto della strafottenza dell'uomo non soltanto di questo tempo!

    Gli innumerevoli terremoti ed il conseguente risveglio di pericolosissimi vulcani, sono consueti episodi della vita della Terra o c'è qualcosa che non va? Dobbiamo preoccuparci? L'idea di scrivere dell'altro è nata oggi, dopo aver letto su ANSA di una nuova forte scossa di terremoto avvenuta nelle vicinanze di Fukushima. Di Magnitudo 5.9, il sisma non ha provocato alcuno tsunami... per fortuna! Ma la paura naturalmente resta e non solo per i giapponesi! Noi tutti abbiamo in mente le tristi immagini del terremoto dell'Aquila, una città sotterrata dal dramma con la speranza per un nuovo futuro!

    Si sa, l'Italia è un territorio ad alto rischio sismico! E' notizia del primo aprile di una scossa di terremoto di magnitudo 4,5 della scala Richter che ha colpito la Calabria. L'epicentro è stato localizzato a 16 km nord-ovest da Scalea ad una profondità di 256 km. Un terremoto di piccola intensità se vogliamo ma basta per preoccuparsi e non poco. Perché?
    La zona in cui si è verificato questo sisma è molto delicata per via del vulcano Marsili, da poco risvegliatosi. Si tratta di un vulcano sottomarino che si trova nel Tirreno meridionale, a circa 140 km a nord della Sicilia e circa 150 km a ovest della Calabria, e appartenente all’arco insulare delle Eolie. Questo vulcano desta così tanta preoccupazione poiché si è risvegliato e le probabili frane lungo i versanti del vulcano fanno presagire qualcosa di molto allarmante.
    Secondo il professor Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio, Università di Napoli Federico II, "occorre al più presto organizzare sistemi di difesa dei litorali" ...

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    Last Post by .Dante. il 3 April 2012
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  4. Aumento dell'attivita' sismica globale e poli magnetici vicini alla loro inversione
    Terremoti, possibile correlazione con anomalie atmosferiche? E poi, la teoria secondo il quale il Bgs affermerebbe che i poli magnetici starebbero per invertirsi del tutto

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    Frequenti terremoti si abbattono in tutto il mondo
    Sono state rilevate anomalie atmosferiche prima di grandi terremoti

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    Il numero di terremoti che in questi giorni si stanno verificando in disparate località del mondo è davvero da record. Alcuni scienziati teorizzano una correlazione con anomalie atmosferiche rilevate prima di grandi terremoti. Qualche giorno prima del devastante terremoto in Giappone, infatti, sono aumentate drasticamente le emissioni di raggi infrarossi sopra l’epicentro. Negli ultimi anni, diverse squadre hanno istituito stazioni di monitoraggio atmosferico in zone sismiche e lo scorso anno sono stati esaminati alcuni dati provenienti dal veicolo spaziale “Demeter” che mostravano un aumento significativo dei segnali radio a bassa frequenza durante il terremoto di magnitudo 7 avvenuto ad Haiti nel gennaio 2010.

    Lo scienziato Dimitar Ouzounov presso il NASA Goddard Space Flight Center nel Maryland, insieme ad altri coleghi, ha presentato i dati del terremoto che ha devastato il Giappone l’11 marzo. Si tratta di risultati preliminari ma comunque sbalorditivi. Prima del terremoto, nella ionosfera, sarebbe cresciuta enormemente la concentrazione di energia elettrica, sopra l'epicentro, raggiungendo il picco massimo tre giorni prima del terremoto. Allo stesso tempo, le osservazioni satellitari avrebbero inoltre mostrato un notevole aumento delle emissioni di raggi infrarossi, sempre sopra l’epicentro, che avrebbero raggiunto un picco nelle ore antecedenti il terremoto. In altre parole, l’atmosfera si stava riscaldando.

    L’idea è che nei giorni che precedono un forte terremoto, vi sia un aumento della quantità di radon. La radioattività di questo gas ionizza l’aria su larga scala e questo ha un certo numero di effetti. Poiché le molecole d’acqua sono attratte dagli ioni in aria, la ionizzazione innesca la formazione di condensa su larga scala. Ma il processo di condensazione rilascia anche il calore ed è questo che provoca le emissioni di raggi infrarossi. “I nostri primi risultati mostrano che l’8 marzo un rapido aumento della radiazione infrarossa emessa è stata osservata dai dati satellitari”, dicono Ouzounov e co.

    Queste emissioni hanno effetto nella ionosfera e modificano il suo contenuto. L’atmosfera, la litosfera e la ionosfera sono legate tra loro; questa anomalia può essere misurata anche quando solamente una di loro risulta alterata. La questione è in che misura le nuove prove sostengono questo concetto.

    Il terremoto in Giappone è il più grande che abbia mai colpito l’i...

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    Last Post by .Dante. il 8 Mar. 2012
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