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Interessante iniziativa quella del National Geographic. Da ANSA:
ROMA, 26 GIU - Oltre a continuare a cercare di captare i loro messaggi, e' il momento di 'rispondere' agli 'alieni'.
L'iniziativa e' del National Geographic, che per lanciare il nuovo programma 'ChasingUfos' chiede i mandare un tweet che poi verra' 'rimbalzato' nello spazio. L'appuntamento e' da mezzanotte di venerdi' alle sette di sabato: i tweet con hashtag '#ChasingUFOs' mandati in questo arco di tempo verranno riuniti in un unico messaggio e spediti il 15 agosto dal radiotelescopio di Arecibo, in Portorico.
Da Ufoonline:
Se volete mandare un messaggio agli alieni, questo Venerdì 29 Giugno 2012 è la data giusta. Via twitter! A organizzare il tweet collettivo che verrà spedito nell'etere dal radiotelescopio di Arecibo sono gli esperti del National Geographic, in occasione del lancio della nuova trasmissione 'Chasing Ufos': da mezzanotte di venerdì alle sette del mattino di sabato chiunque potrà mandare il proprio tweet a tutti gli Et eventualmente in ascolto. I messaggi saranno raccolti e inviati, nell'anniversario di una data speciale: l'anniversario della ricezione del messaggio Wow l'inpulso radio di 72 secondi proveniente dalla costellazione del Sagittario 30 volte più forte del rumore di fondo e mai completamente spiegato. Ecco come fare per cinguettare con gli extraterrestri.
Per aderire all'iniziativa basterà contrassegnare i propri tweet con l'hashtag #ChasingUFOs, e i messaggi verranno riuniti in un unico testo che, una volta tradotto, verrà inviato dal telescopio portoricano il 15 agosto, giorno dell'anniversario: "Stiamo lavorando con il telescopio di Arecibo per capire il modo migliore di codificare i messaggi - spiega Kristin Montalbano, portavoce del National Geographic - molto probabilmente saranno tradotti in un codice binario".
Il segnale più enigmatico della storia del Seti
Wow! passò allo storia come l’appunto accanto a una sequenza di numeri e frequenze, scritto di getto in un giorno d’estate - il 15 agosto 1977 - da Jerry R. Ehman, mentre lavorava per il «Progetto Seti» con il radiotelescopio Big Ear dell'Università dell’Ohio. Indicava un segnale alieno, il primo - e unico - mai individuato. Non solo aveva avuto una durata anomala, 72 secondi, ma (ecco l’altro elemento incredibile) possedeva le caratteristiche previste un ventennio prima da altri due ricercatori, Giuseppe Cocconi e Philip Morrison: il valore di 1420 Mhz corrispondeva infatti alla radiazione dell’idrogeno, l’elemento più comune nel cosmo, e quindi - supponiamo noi, da un punto di vista umano - rappresenta il messaggio universale per antonomasia, quello che qualunque mente può concepire come l’alfa e l’omega. Quel giorno di Ferragosto avrebbe potuto trasformarsi in una delle date-chiave dell’umanità e invece svaporò in una nube di dubbi. Il bis non c’è mai stato e senza repliche certe non c’è scienza..