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.Dalla nuova pagina ufficiale.
" Giunto alla sua ventunesima serie, Voyager è in onda dal 2003 e in 9 anni ha ormai superato le 160 puntate. Il suo team ha percorso oltre 700.000 chilometri, quasi 2 volte la distanza tra la Terra e la Luna: dai volti senza tempo dell’Isola di Pasqua alla straordinaria scalata della grande Piramide di Cheope; dalle profondità del Mar del Giappone alle inaccessibili vette del Tibet; dalla base NASA... di Cape Canaveral alle stanze presidenziali della Casa Bianca; dalla Basilica del Santo Sepolcro, nel cuore di Gerusalemme, ai sacri templi della civiltà perduta dei Maya. E a proposito dei Maya, Voyager è stato tra i primi ad affrontare il tema, grande successo della puntata speciale andata in onda lo scorso Dicembre sotto le feste, nella quale direttamente dai luoghi della leggenda in Messico è stato spiegato come non solo la scienza non può avallare la cosiddetta Profezia Maya del 2012 ma che anche le antiche leggende, anche se non attendibili come scientifiche, non parlano mai di fine catastrofica del mondo, semmai di un rinnovamento dell’uomo. La fine di “un mondo” e non la fine “del mondo”.
Registrato nel rinnovato studio 1 del Centro di Produzione TV di Torino, dove 11 attori si muovono in 8 set cinematografici, Voyager è realizzato da una squadra di 40 persone, tra redattori, autori, registi, produzione e tecnici. Il programma gode del Patrocinio gratuito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il format, di proprietà Rai, è diffuso insieme ai reportage e ai documentari realizzati autonomamente in numerosi paesi. Ma non solo alcune puntate sono state co-prodotte insieme a grandi strutture internazionali, un nome per tutti “National Geographic”.
Negli anni Voyager si è avvalso della collaborazione di oltre 300 docenti universitari e più di 100 istituti accademici in tutto il mondo, senza rinunciare ad ascoltare anche ipotesi alternative e nuove teorie di ricercatori indipendenti, nel tentativo riuscito di avvicinare le nuove generazioni offrendo allo spettatore stimoli e interrogativi che ciascuno può approfondire, attraverso canali ulteriori alla fruizione televisiva.
A sintetizzare questa linea editoriale una frase dello scrittore norvegese Jostein Gaarder campeggia nello studio 1 del CPTV di Torino: « Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle, solo una domanda può puntare oltre. » ,, . https://www.facebook.com/pages/Voyager/2067...2754200?sk=info !
Ecco i commenti ufficiali:
1) Abbiamo inaugurato la pagina Facebook pochi minuti fa, è una nuova avventura anche per noi. Questi sono i primissimi post 'ufficiali'. Speriamo che sia un buon canale di scambio con i nostri spettatori e... diffondete e condividete, dobbiamo arrivare a quota 100 mila!
2) Noi siamo fondamentalmente un programma di domande, che non vuole imporre alcuna verità assiomatica. La ricerca scientifica non ha ancora trovato risposte a tutto. Specialmente in un campo come quello delle neuroscienze, dove c'è ancora mol...to da scoprire. Nel servizio che andrà in onda lunedì prossimo ascolterete interviste a illustri neurologi, italiani e americani, su alcuni aspetti ancora poco chiari di come funziona il cervello. La scienza si pone continuamente domande per andare avanti.
3) Questa sera Voyager non andrà in onda, l'appuntamento è per lunedì 20 febbraio
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VoyagerAdministrator+1 .
User deleted
Confermo che in questo caso si tratta della pagina ufficiale! . -
.Dante. .
User deleted
Grande! Bhè era anche ora! Speriamo non si dimentichino di noi adesso! XD .
VOYAGER approda su Facebook!Dalla serie 21! |
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