1. 10500 a. C. la data dei misteri

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    10500 a. C.,
    la data dei misteri




    Da sempre, gli uomini cercano di lasciare testimonianza del loro passaggio sulla Terra, ma il solo supporto in grado di resistere al trascorrere dei secoli è la pietra... E gli antichi lo sapevano bene. Tutte le grandi costruzioni del passato più remoto sembrano voler fissare con precisione la data in cui sono state erette, usando come riferimento la volta celeste, unico modo per calcolare il tempo in modo assoluto: dunque il cielo trasferito sulla Terra. Si, ma perchè il cielo?

    Se si lega una data alla posizione delle stelle in quel momento, si evita la possibile incomprensione del messaggio che si vuole lasciare, dovuto per esempio alla diversità dei linguaggi da un’ epoca all’ altra. Basta capire il meccanismo e considerare il fatto che il cielo cambia aspetto con il trascorrere dei millenni: è la cosiddetta precessione degli equinozi, cioè l’ anticipo degli equinozi rispetto all’ anno precedente.
    Eppure, qualcosa non quadra: seguendo questo ragionamento, i più antichi edifici giunti fino a noi sembrerebbero essere molto più antichi rispetto a quanto ritenuto sinora, addirittura risalenti ad un periodo che va dal 10500 a. C. al 10450 a. C. circa, un periodo in cui, secondo l’ archeologia ufficiale, l’ uomo si trovava ancora nell’ Età della pietra, un’ età che non conosceva ancora alcuna civiltà!

    Non stiamo parlando di semplici macerie, ma dei siti più grandi ed importanti del mondo: il tempio di Angkor- Wat in Cambogia, che ripropone la rappresentazione della costellazione boreale del drago così come appariva 12.500 anni fa; le piramidi di Giza, che rappresentano la costellazione di Orione come appariva in quello stesso periodo; o Tiahuanaco in Bolivia, i cui resti si estendono per 4.500 chilometri quadrati.
    Proprio a Tiahuanaco è presente una grande vasca rettangolare, il “ Tempio sotterraneo,,, che contiene tre steli incredibilmente posizionate come le stelle della Cintura di Orione, proprio come le tre piramdi di Giza. Queste ultime, che tradizionalmente si fanno risalire alla quarta dinastia, andrebbero retrodatate: in questo caso, i faraoni Cheope, Chefren e Micerino sarebbero stati non i committenti del complesso, ma solo dei continuatori dell’ opera di costruzione già progettata ed avviata. La tecnologia utilizzata infatti non fu mai più riprodotta dagli antichi Egiziani. Anche la Sfinge, la più grande scultura della Terra, pare essere stata costruita nel 10500 a. C., sia per motivi astronomici ( probabilmente possedeva una testa di leone, esattamente l’ era in cui l’ umanità si trovava in quella data) , sia per motivi geologici ( presenta tracce erosive di una grande inondazione avvenuta soltanto in quel periodo) . Solo coincidenze?

    Angkor- Wat, invece, contiene ol...

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    Last Post by .Dante. il 10 Mar. 2014
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  2. Nikola Tesla, l'uomo del futuro

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    Scienza
    Storia
    Tesla
    UFO
    By .Dante. il 11 Feb. 2014
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    Tesla, l'uomo del futuro

    zfcz



    Questa è la storia di un personaggio controverso e sconosciuto ai più, scienziato, fisico, filosofo, inventore: il genio che ha inventato il 20° secolo, il suo nome è Nikola Tesla. Fu autore di almeno 700 invenzioni talmente rivoluzionarie e scomode da determinarne una morte improvvisa e la necessaria rimozione dalla Storia di tutta la sua vicenda. Di cosa si tratta?

    Tesla nasce il 10 luglio ‘856 a Smiljan, nell’ attuale Croazia. La sua diligenza negli studi gli permette di diplomarsi in soli tre anni, acquisendo tutte le conoscenze scientifiche con cui riesce a padroneggiare sia le materie tecniche che la matematica; comprende nove lingue, si interessa di filosofia e poesia, conosce a memoria molti classici. A ventotto anni decide di abbandonare la Jugoslavia per trasferirsi negli Stati Uniti, con in tasca un libro di poesie, pochi centesimi, un quaderno con gli appunti utili a realizzare una macchina volante ed una lettera di presentazione per Thomas Edison. La collaborazione tra i due dura appena qualche mese: Edison si oppone infatti per motivi economici alla proposta, avanzata dal croato, di sostituire la sua corrente continua con la tensione alternata, di gran lunga più efficiente. D’ altro canto, lo storico rivale di Edison, l’ industriale George Westinghouse, molto convinto della validità delle idee di Tesla, diviene un suo grande finanziatore; così viene stipulato un contratto: l’ industriale avrebbe prodotto le nuove centrali con i brevetti dell’ inventore e quest’ ultimo in cambio avrebbe ricevuto $ 1,00 per ogni forza cavallo che si sarebbe prodotta con i nuovi motori.

    A questo punto Edison, capendo la superiorità dell’ invenzione di Tesla rispetto alla sua, dà inizio ad una vera e propria guerra mediatica, una campagna di disinformazione che non riesce tuttavia ad evitare la vittoria del croato e di Westinghouse, con l’ installazione della prima grande centrale idroelettrica delle cascate del Niagara, che avrebbe prodotto energia elettrica per Buffalo e New York a ben 40 km di distanza. La sua capacità di trasferire l’ energia senza fili, via etere, cattura l’ attenzione di un importante magnate del tempo, John Pierpont Morgan, grazie al quale ha la possibilità di condurre esperimenti nel leggendario laboratorio di Colorado Springs, ma che in seguito smetterà di finanziarlo per timore che quella di Tesla possa essere una rivoluzione senza precedenti.

    Le invenzioni più importanti di cui ci serviamo tuttora sono, oltre all’ energia elettrica a corrente alternata, la radio, l’ uso medico della risonanza magnetica, la scienza della sismologia e l’ auto elettrica senza generatore di corrente. E’ inoltre l...

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    Last Post by .Dante. il 11 Feb. 2014
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  3. Chi era davvero Gesù?

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    Roberto Giacobbo
    Sindone
    Storia
    By .Dante. il 21 June 2013
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    Chi era davvero Gesù?

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    Chi era davvero Gesù? Storia, fede e leggenda ci consegnano il ritratto di un uomo vissuto duemila anni fa: solo un uomo? E’ possibile che ciò che ci raccontano i Vangeli sia realmente accaduto, oppure qualcosa non corrisponde alla realtà dei fatti? Al di là di scoop sensazionalistici, frutto dell’ abitudine dell’ uomo moderno alle “ dietrologie a tutti i costi,,, negli ultimi decenni sono stati condotti molti studi su colui che avrebbe cambiato per sempre il corso della Storia, se non l’ unico, senza dubbio il più importante. Innanzitutto, per studiare la vicenda di Gesù, occorre considerare il contesto in cui è vissuto; ma c’ è addirittura chi crede che non sia mai esistito.

    Periodicamente escono pubblicazioni dai titoli accattivanti che tentano di dimostrarlo: le fonti, tuttavia, confermano il contrario: e nasce il sospetto che questo dubbio ce l’ abbia solo chi è interessato a vendere bestseller mondiali. Come mai allora talvolta i Vangeli si contraddicono fra loro? In realtà, è assolutamente normale: tra l’ evento storico e la sua documentazione si pone sempre un filtraggio, come nel caso di Alessandro Magno, il quale, quando cominciò la sua spedizione orientale, portò con se cinque biografi, che non sempre concordavano su tutti i dati. D’ altronde, il fatto che i Vangeli contengano differenze, è indice di autenticità: ciò vuol dire che le prime comunità cristiane che li hanno redatti non si sono copiate l’ una con l’ altra ( alla base di tali scritti vi fu una lunga e consolidata tradizione orale).

    Oltre a quelli canonici, ne esistono altri, definiti ''apocrifi''; secondo molti, conterrebbero verità segrete tenute nascoste dalla Chiesa... Peccato però che furono proprio i Padri della Chiesa a preservarli trascrivendoli; essi inoltre sono di molto posteriori agli altri e meno attendibili, per questo sono stati esclusi dal canone biblico ( ad esempio contengono dettagli molto esagerati ed enfatizzati, al contrario di quelli canonici, semplici e sobri). Accade spesso che si senta dire che le uniche fonti sulla storicità di Gesù deriverebbero dalla Bibbia, mentre le cronache romane del tempo non ne parlano: ma a parte il fatto che tali cronache non esistono ( i registri imperiali del I secolo sono completamente perduti), semmai sembra vero il contrario, in quanto quattro erano gli autori di libri storici in quell' epoca: Plinio il vecchio, Plinio il giovane, Tacito e Svetonio e ben tre di loro parlano di Cristo. Le altri fonti scritte, invece, ci vengono dal mondo ebraico. Il problema dell’ esiguità delle fonti non esiste: tra i personaggi dell’ antichità, infatti, gli unici che godono di una documentazione così straordinaria nei primi cento anni dalla loro morte sono propr...

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    Last Post by .Dante. il 21 June 2013
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  4. Shakespeare: chi ha scritto davvero le sue opere? L'INTERVISTA ESCLUSIVA a ROBERTA ROMANI
    Autrice, insieme a Irene Bellini, del libro "Il Segreto di Shakespeare"

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    IL SEGRETO DI SHAKESPEARE
    Intervista a Roberta Romani


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    Roberta Romani e Irene Bellini sono le autrici del libro "Il segreto di Shakespeare", edito da Mondadori e con la prefazione di Roberto Giacobbo. Roberta Romani è giornalista, autrice per il cinema, per il teatro e per la televisione, ha lavorato nel campo della cultura, dell'arte, dello spettacolo e dell'informazione per Rai e Mediaset. Formatasi come giornalista investigativa a "Chi l'ha visto?", collabora tra gli altri a "Voyager" e "A come avventura". Irene Bellini, autrice televisiva e saggista, ha firmato programmi per la Rai e La7, tra i quali "Stargate - linea di confine"; per la saggistica ha pubblicato Atlante dei misteri, Teschi di cristallo e Mostri e creature fantastiche.

    Siamo sicuri che sia stato detto tutto su Shakespeare? Chi ha scritto realmente i suoi capolavori? Ricercatori colti e appassionati, troppo spesso rimasti nell'ombra, ci dicono che c'è dell'altro da sapere, nuovi protagonisti da conoscere e un punto di vista in grado di unire i tanti preziosi dati raccolti nel tempo. In questo libro viaggeremo senza pregiudizi alla scoperta di una rappresentazione finora sconosciuta: la vita dell'enigmatico e geniale William Shakespeare e di altri uomini lungimiranti e determinati che hanno deciso, un giorno, di cambiare il volto dell'Inghilterra e dell'intera cultura occidentale. Conosceremo meglio due personaggi chiave, Michel Agnolo e John Florio.

    L'ipotesi di una mano italiana dietro quella del drammaturgo inglese non è recente, attribuzioni di questo tipo, in realtà, risalgono già all'inizio del Novecento. Molti hanno cercato di capire come veramente possano essere nate le opere firmate da William Shakespeare. E proprio quando questo argomento sembrava essere finito nel dimenticatoio qualcuno l'ha ripreso realizzandone un documentario in televisione, a Voyager. L'11 febbraio del 2009 è infatti andato in onda il servizio dal titolo "Shakespeare era italiano?" nell'ambito della quattordicesima serie della trasmissione. Quel servizio, in cui lavorò il personaggio che vado ad intervistare, si è rivelato essere un punto di partenza: sono state effettuate numerose nuove indagini che hanno fatto riemergere aspetti importanti di un passato ormai lontano. Sono inoltre state apportate delle correzioni a quanto si era detto nel corso della puntata e attraverso rice...

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    Last Post by .Dante. il 24 June 2013
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  5. I misteri di Montauro
    Affreschi, statue, portali, simboli enigmatici: è possibile che Montauro sia stata crocevia di importanti società segrete?

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    Arte
    Leggende
    Storia
    Templari
    By .Dante. il 23 May 2013
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    I misteri di Montauro
    Affreschi, statue, portali, simboli enigmatici: è possibile che Montauro
    sia stata crocevia di importanti società segrete?


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    La foto in copertina è di Guglielmo D'Arezzo



    Esiste un piccolo borgo, in Calabria, ricco di cunicoli, ruderi di insediamento ormai deserti e centri di protezione: è Montauro, in provincia di Catanzaro; viene già chiamata la Rennes-Le-Chateau italiana. Ma i misteri hanno inizio già dal suo nome: cosa significa?

    La culla dell’Italia

    Ufficialmente il toponimo, come sostengono la maggior parte degli studiosi, va ricercato nelle parole “ Oro crusus,, ( Monte d’ oro) , poichè si dice vi fossero delle cave aurifere dalle quali mai sarebbe stato estratto l’ oro. Ma vi sono anche altre ipotesi etimologiche: secondo alcuni, il nome deriverebbe da Montaurus ( Mons Taurus, Monte toro) , in quanto sulla cima del monte Paladino ci sarebbe stato un tempio dedicato al dio Toro, nel periodo in cui, secondo la leggenda, tra il Golfo di Lamezia Terme ed il Golfo di Squillace verso Reggio Calabria, territorio in cui sorge Montauro, si estendeva il Regno di re Italo ( Italo deriva infatti dall’ osco viteliu, cioè toro) , termine appunto da cui proviene la denominazione Italia; secondo altri, invece, deriverebbe da “ Mons Auronis,, ( Monte degli Aurunci) in quanto i villaggi dell’ area che va da Montepaone ( anticamente Aurunco) a Pietragrande di Montauro furono fondati dagli Aurunci, appartenenti alla stessa stirpe degli Ausoni, fatto confermato da un’ antica iscrizione nella chiesa di S. Pantaleone, il patrono ( Montis Auronis... ).

    Uno dei monumenti più significativi è la medievale Grangia ( anticamente Grancia) di S. Anna, nel 12° secolo dedicata a S. Giacomo il maggiore, patrono di pellegrini e cavalieri e difensore contro i Saraceni, distrutta dal terremoto del ‘783: la documentazione relativa ai secoli 12° e 13° è andata perduta, mentre altri documenti sono sospetti od addirittura contraffatti. Ciò che sappiamo è che divenne proprietà dell’ Ordine della potente e feudale Certosa di S. Stefano del bosco ( oggi di Serra S. Bruno) e che nel ‘192 ottenne da Papa Celestino 3° l’ autorizzazione a passare sotto l’ osservanza dei cistercensi, collegati all’ Abbazia di Fossanova, posta su uno sperone intermedio, da cui dipese per oltre tre secoli. Tra il 14° ed il 15° secolo si verificò il cambio di dedica. Per le sue dimensioni, appare unica in tutto il mondo. Era una fortifica...

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    Last Post by Aldo Mercurio il 6 Dec. 2016
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  6. Streghe?
    Una pericolosa miscela di pregiudizio, ignoranza e superstizione creò una delle persecuzioni più feroci della Storia

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    Storia
    By .Dante. il 12 Jan. 2013
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    STREGHE: una delle persecuzioni più feroci della Storia

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    Tra il ‘300 ed il ‘700, nel pieno Medioevo, in tutta Europa ma anche in America, una pericolosa miscela di pregiudizio, ignoranza e superstizione creò una delle persecuzioni più feroci di tutta la Storia: la caccia alle streghe.

    Migliaia di donne, considerate come una grave minaccia da eliminare assolutamente, furono giustiziate e messe al rogo con l’accusa di stregoneria.
    Questo terribile evento si sviluppò in più fasi: la prima, che si estende fino al ‘400, fu sicuramente la più moderata, poiché chi aveva il potere era preoccupato soprattutto dagli eretici e si limitava a punire le cosiddette streghe con penitenze, condanne pecuniarie o con il carcere; la seconda, dal ‘400 in poi, fu decisamente più spietata, anche a causa della pubblicazione, avvenuta nel ‘486, del “Malleus maleficarum”, in italiano “Il martello delle streghe”, da parte di due frati domenicani, che divenne subito la guida per tutti gli interrogatori di stregoneria.
    Fu tale libro ad introdurre veri e propri mostri giuridici: prevedeva che anche lo scettico potesse essere ritenuto complice della strega, oppure che l’inquisitore, per ottenere una piena confessione, potesse avvalersi, oltre che della tortura, anche dell’inganno. Ma chi erano le streghe?
    Erano donne che infrangevano molti tabù: erano libere sessualmente, avevano rapporti con il diavolo, non volevano sposarsi ne avere figli e si diceva che praticassero l’aborto.

    Esisteva in Europa un tribunale apposito per la punizione di questi reati: la Santa Inquisizione. Ma nel resto del mondo, le cose andavano diversamente.
    L’episodio più noto di caccia alle streghe, infatti, ebbe per protagonista un normale tribunale ed avvenne nel ‘692 a Salem, nell’odierno Massachusetts. Di fronte alla malattia di due ragazze, figlie del reverendo locale, il medico del villaggio, William Griggs, diagnosticò un caso grave di stregoneria. Si innescò un importante psicodramma collettivo, in cui si unirono vari fattori: la paura nei confronti del diavolo, degli attacchi dei Pellerossa, un’epidemia di vaiolo e le faide locali. Fu così che in pochi giorni più di un centinaio di donne finirono in carcere, alcune delle quali morirono in prigionia. Tredici di esse furono invece impiccate con l’accusa di aver usato i propri poteri per seminare la morte e soggiogare altre persone.

    Anche l’Italia ebbe il suo ruolo nella vicenda europea. Ritroviamo tracce di streghe in molti luoghi, come Triora, un piccolo borgo ligure.
    Qui, l’estate del ‘587 fu durissima: non piovve per niente, si sviluppò una carestia e centinaia di animali morirono. Il capro espiatorio venne identificato dal popolo proprio nelle streghe, c...

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    Last Post by voynavi il 13 Jan. 2013
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