U.F.O. in America
Da molti decenni, forse da secoli, i nostri cieli vengono sorvolati da misteriosi oggetti di cui non sappiamo assolutamente nulla: nè la loro provenienza, nè la loro destinazione. Gli studiosi li chiamano U.F.O. (Unidentified Flying Objects), cioè oggetti volanti non identificati. Appassionati e ricercatori da tempo si confrontano per cercare di raccogliere materiale e riuscire ad identificare i misteriosi oggetti: e se da una parte c’è chi crede si tratti di astronavi aliene provenienti da lontani mondi, dall'altra c’è chi è convinto si tratti di armi segrete non ancora rese pubbliche. Noi, tuttavia, seguiremo una terza strada: quella di chi non ha preconcetti nell'affrontare tematiche controverse.
E’ sicuramente l’America il luogo da dove ci arrivano più testimonianze documentate. L’incidente di Roswell è decisamente il caso più importante dell’ufologia, la disciplina che studia gli U.F.O.. In quella famosissima vicenda, avvenuta nel ‘47, la versione ufficiale venne modificata molte, anzi troppe volte per risultare credibile e fu per questo motivo che nacquero numerose teorie extraterrestri a riguardo: i rottami recuperati dal velivolo sarebbero stati portati addirittura nella misteriosa Area 51, della quale in passato il Governo americano negava persino l’esistenza.
Negli anni '60, un altro U.F.O. si schiantò, questa volta nel Parco nazionale della Valle della morte, più precisamente vicino alla Devils hole, una fenditura verticale che si trova lungo una linea di faglia. I suoi fondali sono tuttora sconosciuti, i sub sono riusciti ad immergersi soltanto fino a 120 m di profondità. I racconti popolari del luogo sull’accaduto sono molto fantasiosi: c’è chi dice che a cadere fu un'astronave aliena, recuperata in seguito dai militari insieme ai corpi degli alieni.
Dal 2004, la protagonista incontrastata è stata Chicago. L’avvistamento più importante è avvenuto il 7 novembre 2006, sopra il cancello C-17 dell'aeroporto O’ hare. L’Agenzia per l’aviazione civile prima negò di essere a conoscenza dell’ avvistamento, ma successivamente offrì una spiegazione poco convincente: nessun velivolo era volato sopra i cieli dell’aeroporto, ma si era trattato di un semplice fenomeno atmosferico. Almeno 50 furono i testimoni oculari che ne parlarono.
Ma non è tutto. Gli ufologi hanno notato, infatti, dei particolari U.F.O., che classificano come B.O.L. (Balls Of Light), cioè sfere di luce, vale a dire oggetti molto veloci, non più grandi di un pallone da calcio, capaci di compiere manovre azzardate. La loro luminosità è cangiante: variano dal rosso all’ arancione, al giallo, al bianco, al verde. Tra gli altri, anche il celebre contattista George Adamski sarebbe riuscito a filmarne alcu...
Da molti decenni, forse da secoli, i nostri cieli vengono sorvolati da misteriosi oggetti di cui non sappiamo assolutamente nulla: nè la loro provenienza, nè la loro destinazione. Gli studiosi li chiamano U.F.O. (Unidentified Flying Objects), cioè oggetti volanti non identificati. Appassionati e ricercatori da tempo si confrontano per cercare di raccogliere materiale e riuscire ad identificare i misteriosi oggetti: e se da una parte c’è chi crede si tratti di astronavi aliene provenienti da lontani mondi, dall'altra c’è chi è convinto si tratti di armi segrete non ancora rese pubbliche. Noi, tuttavia, seguiremo una terza strada: quella di chi non ha preconcetti nell'affrontare tematiche controverse.
E’ sicuramente l’America il luogo da dove ci arrivano più testimonianze documentate. L’incidente di Roswell è decisamente il caso più importante dell’ufologia, la disciplina che studia gli U.F.O.. In quella famosissima vicenda, avvenuta nel ‘47, la versione ufficiale venne modificata molte, anzi troppe volte per risultare credibile e fu per questo motivo che nacquero numerose teorie extraterrestri a riguardo: i rottami recuperati dal velivolo sarebbero stati portati addirittura nella misteriosa Area 51, della quale in passato il Governo americano negava persino l’esistenza.
Negli anni '60, un altro U.F.O. si schiantò, questa volta nel Parco nazionale della Valle della morte, più precisamente vicino alla Devils hole, una fenditura verticale che si trova lungo una linea di faglia. I suoi fondali sono tuttora sconosciuti, i sub sono riusciti ad immergersi soltanto fino a 120 m di profondità. I racconti popolari del luogo sull’accaduto sono molto fantasiosi: c’è chi dice che a cadere fu un'astronave aliena, recuperata in seguito dai militari insieme ai corpi degli alieni.
Dal 2004, la protagonista incontrastata è stata Chicago. L’avvistamento più importante è avvenuto il 7 novembre 2006, sopra il cancello C-17 dell'aeroporto O’ hare. L’Agenzia per l’aviazione civile prima negò di essere a conoscenza dell’ avvistamento, ma successivamente offrì una spiegazione poco convincente: nessun velivolo era volato sopra i cieli dell’aeroporto, ma si era trattato di un semplice fenomeno atmosferico. Almeno 50 furono i testimoni oculari che ne parlarono.
Ma non è tutto. Gli ufologi hanno notato, infatti, dei particolari U.F.O., che classificano come B.O.L. (Balls Of Light), cioè sfere di luce, vale a dire oggetti molto veloci, non più grandi di un pallone da calcio, capaci di compiere manovre azzardate. La loro luminosità è cangiante: variano dal rosso all’ arancione, al giallo, al bianco, al verde. Tra gli altri, anche il celebre contattista George Adamski sarebbe riuscito a filmarne alcu...