In Antartide un iceberg grande come New York

Dal sito National Geographic

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  1. .Dante.
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    In Antartide un iceberg grande come New York

    L'iceberg si sta formando attraverso un'enorme frattura nel ghiacciaio di Pine Island,
    quello che già contribuisce più di tutti all'innalzamento del livello del mare

    03 febbraio 2012

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    Con una frattura gigantesca che lo sta spaccando lentamente, il ghiacciaio antartico di Pine Island - quello che registra il più rapido tasso di scioglimento dell'intero continente - sta per perdere un pezzo di ghiaccio grande più dell'intera città di New York.

    L'immagine scattata dal satellite Terra della NASA a ottobre (sopra) mostra infatti la formazione di un enorme crepaccio lungo 30 chilometri e ampio 80 metri, che secondo le previsioni darà luogo a un iceberg grande 907 chilometri quadrati, contro i 785 chilometri quadrati rappresentati dai quartieri di Manhattan, Brooklyn, Queens, Staten Island e il Bronx messi assieme, fa sapere la NASA.

    Quando ciò accadrà però "è molto difficile da prevedere", dice l'oceanografo Eric Rignot del Jet Propulsion Laboratory della NASA, "ma di sicuro avverrà nei prossimi mesi".

    Il ghiacciaio e l'innalzamento del livello del mare

    Il fenomeno della formazione di iceberg in sé non ha nulla di straordinario, spiega il glaciologo Ted Scambos del National Snow and Ice Data Center (NSIDC) di Boulder, in Colorado. I ghiacciai che sfociano in mare, come appunto il Pine Island, attraversano normalmente un ciclo in cui la parte galleggiante cresce, la pressione aumenta, e si formano gli iceberg. In questo caso però, la frattura si sta formando molto più internamente di quanto sia avvenuto finora: ciò "significa che il ghiaccio sta cambiando”, dice il glaciologo.

    Quando "il punto di frattura inizia a spostarsi più a monte in genere si assiste a un fenomeno di accelerazione nel ghiacciaio”, ovvero il ghiaccio finisce in mare più velocemente e contribuisce ancora di più all'innalzamento del livello del mare.

    Un'accelerazione del genere nel ghiacciaio Pine Island suscita particolare preoccupazione in quanto è quello, fra i ghiacciai antartici, che "contribuisce maggiormente all'innalzamento del livello del mare”, dice Scombos; il solo ghiaccio che arriva in mare da quel ghiacciaio contribuisce da un terzo a un quarto dell'intero innalzamento del livello del mare di origine antartica.

    Il Pine Island "si muove di circa 3 chilometri l'anno", dice Scambos. E, sottolinea lo studioso, "sta accelerando di un bel po'".


    Fonte:

    nationalgeographicsocie45454l
     
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  2. .Dante.
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    Intanto, si allarga la crepa in Antartide! Gli scienziati della Nasa sono preoccupati.

    Circa 900 chilometri quadrati di ghiaccio si stanno per staccare dal ghiacciaio di Pine Island, in Antartide. La superficie, pari all'estensione di una metropoli, è stata attraversata da una frattura profonda 60 metri che corre lungo trenta chilometri. A fotografarla sono gli uomini della Nasa che si trovano nella zona nell'ambito della missione Ice Bridge. La frattura è tenuta sotto controllo costantemente grazie alle immagini fornite dai satelliti Nasa (Fonte).
     
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  3. .Dante.
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    Ci sono novità:

    La crepa nei ghiacci del Polo Sud si sta espandendo

    La grande crepa scoperta dalla NASA nei primi mesi del 2012 nel ghiacciaio di Pine Island, il più grande dell'Antartide, cresce sia in lunghezza che larghezza. E' evidente nelle ultime immagini satellitari. Un blocco di ghiaccio lungo 29 chilometri potrebbe diventare un gigantesco iceberg se si separerà dal ghiaccio del continente.

    I ricercatori monitorano costantemente la crepa dal 2011. Ad un certo punto la sua crescita ha subito un rallentamento e le sue dimensioni sono rimaste stabili per diversi mesi, ma lo scorso maggio si è aperta una nuova crepa. Se la crescita non si fermerà, può staccarsi dal ghiacciaio un iceberg di circa 900 km2.

    Fonte

    Viaggio tra i ghiacci dell’Antartide, a breve colossale iceberg alla deriva
    La frattura è stata osservata e documentata dalla NASA nei primi mesi del 2012 e ora l’avvento
    dell’estate australe potrebbe accelerare il distacco di un enorme blocco di ghiaccio dalla banchisa.


    L’Antartico è in piena forma. Nonostante la brusca frenata avvenuta nel corso di ottobre, l’estensione della banchisa antartica può ancora vantare oltre 450 mila chilometri quadrati di margine dalla media degli ultimi 30 anni. Ma allora cosa ci sarà di tanto importante per gli scienziati della NASA che da un anno hanno puntato i riflettori proprio sui grandi crepacci che solcano il Continente di Ghiaccio?

    E’ un vero e proprio canyon di ghiaccio che a cadenze più o meno regolari (ultimamente circa 6-8 anni) spalanca le fauci in un punto ben preciso, ovvero nel bel mezzo del Pine Island Glacier, Antartide occidentale. In questo caso i sensori MODIS montati sui satelliti della NASA Acqua e Terra, hanno scansionato la frattura che è poi stata post-elaborata e quindi ricostruita su un piano tridimensionale.

    Quanto appare è allora davvero impressionante: una fenditura lunga oltre 30 chilometri con una larghezza massima di 200 metri e una profondità media intorno ai 60. Insomma un vero e proprio canyon. Le immagini satellitari mostrano che è ormai imminente la nascita di un enorme grande iceberg che finirà alla deriva nel Mare di Amundsen, bacino posto sul settori occidentale del Continente.

    Un distacco che verrà agevolato dal progredire dell’estate australe ma che non è provocato dal clima. Le temperature sull’emisfero australe sono infatti lievemente inferiori alla media degli ultimi 30 anni, contrariamente a quando avviene dalle nostre parti. La causa del distacco dunque è da ricercarsi nello scorrimento plastico del ghiaccio per la forza di gravità, anche a seguito del peso accresciuto per via degli accumuli nevosi particolarmente importanti fatti registrare soprattutto nell’ultimo anno solare.

    Fonte

    pine-island-02

     
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  4. .Dante.
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    Si ritorna a parlarne. Quanto si era precedentemente detto si è verificato...

    Gigantesco iceberg si stacca dal ghiacciaio Pine Island, è colpa del riscaldamento globale?

    Un’area di dimensioni enormi, circa 720 chilometri quadrati, si è separata dal ghiacciaio Pine Island l’8 luglio 2013: si tratta della piattaforma di ghiaccio galleggiante più estesa e veloce dell’Antartico, e galleggia nel Mare di Amundsen.

    Gli scienziati del Alfred Wegener Institute hanno seguito in diretta questo spettacolo della natura tramite i satelliti TerraSAR-X dell’Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) e l’hanno documentata attraverso numerose immagini. I dati raccolti dovrebbero essere d’ausilio per comprendere i motivi della “separazione”.

    “I ghiacciai sono in costante movimento e seguono dinamiche proprie. Il loro ghiaccio è esposto a tensioni continue e il distaccamento di iceberg è un fenomeno non studiato ancora del tutto a fondo,” spiega Angelika Humbert, glaciologa.

    Le crepe sono causate dal cambiamento climatico? Angelika Humbert non vede alcuna connessione diretta: “La creazione di crepe nelle piattaforme e lo sviluppo di nuovi iceberg sono processi naturali.”

    Comunque, il ghiacciaio Pine Island era il più veloce di tutto l’Antartico Occidentale con una velocità di 4 km l’anno.

    Tale velocità non è attribuibile all’aumento della temperatura dell’aria, ma piuttosto al fatto che la direzione del vento nel Mare di Amundsen è variata. “Il vento porta l’acqua calda marina sotto la piattaforma di ghiaccio, che lo scioglie dal basso.“

    Il più grande problema da considerare riguarda l’aumento del livello del mare, “se l’intera massa di ghiaccio dell’Antartico dovesse scivolare in mare, il livello globale di questo aumenterebbe di circa 3,3 metri.“

    Fonte meteoweb.eu
     
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3 replies since 5/2/2012, 15:02   115 views
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