COSA NASCONDE PIAZZA SAN PIETRO NEL VATICANO?

Teoria sulla ricerca delle chiavi di Enoch.

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  1. PALOMBARO78
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    interessante..che tipo di Stadio? sai qualcosa di piusu cosa c'èra prima del vaticano?mi ha incuriosito davvero questa cosa...
     
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  2. !TAMA!
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    CITAZIONE (PALOMBARO78 @ 21/4/2009, 18:48)
    interessante..che tipo di Stadio? sai qualcosa di piusu cosa c'èra prima del vaticano?mi ha incuriosito davvero questa cosa...

    anch'io sapevo dello stadio...ma anche che vi era un cimitero..e nel cimitero vi era appunto la tomba di San Pietro..quindi particamente hanno distrutto il cimitero ( cosa che ai romani non piaceva molto <_< ) fino a raggiungere la tomba del santo..e poi intorno vi hanno costruito la basilica ( che non era come è adesso naturalmente ;))
     
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  3. PALOMBARO78
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    CONCORDO..questo e una delle tante dimostrazioni che la costruzione di un dificio orientata ad Est, non era solo per avere il sole mattuttiniero davanti la porta del monumeto stesso.L'oriente, l'est, l'alba, avevano un significato legato alle loro incredbili conoscenze astronomiche(e su questo non si puo' dire niente...sarebbe come affermare che i dinosauri non sono mai esistiti!), quindi la posizione e l'orientamento di monumenti SACRI, non e' mai stata casuale.

    caspita...non ci sono mappe antiche della zona della tomba di San Pietro? Sarebbe interessante vedere com'era fatto l'antico cimitero, e capire, perche' e' stato posizionato in quel preciso punto di Roma.
     
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  4. shardar5
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    BE', CERTO, LA NUOVA BASILICA FU COSTRUITA DAL GRANDE MICHELANGELO " 500.
     
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  5. PALOMBARO78
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    non proprio, ora qua giu'ti metto la vera storia.

    leggi questi 2 articoli interessanti:

    LE SCOPERTE SULLA TOMBA DI SAN PIETRO

    LA STORIA DELLA BASILICA DI SAN PIETRO, E I SUOI COSTRUTTORI.
     
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  6. VoyagerAdministrator
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    Allora, mi sembra giusto intervenire nella discussione. Premetto che sono laureato in scienze per i beni culturali e laureando in storia dell'arte perciò penso di sapere qualcosa in più riguardo San Pietro e le chiese in generale.
    La teoria di Palombaro è ovvia riguardo l'idea della meridiana anche se non concordo pienamente. Gli obelischi furono posti a Roma per segnalare ai pellegrini i maggiori luoghi di culto e non necessariamente per essere usati come meridiana (vedere Piazza Navona). Inoltre preciso che Piazza San Pietro è ovale e non circolare, se volevi ottenere un vero e proprio orologio perchè non farla circolare? Inoltre la geometria che ha a che fare con il resto della città non è dovuta ad un disegno astronomico ma bensì ad un disegno sacro che i Papi seguirono per unire tutte le principali chiese di Roma.
    Inoltre preciso che tutte le chiese (o per lo meno la maggior parte) sono orientate est-ovest, come diceva Durand de Mende l'abside deve essere rivolto verso est mentre il portale verso ovest in modo che procedendo verso l'altare si proceda verso la visione di Dio e all'illuminazione. In questo caso San Pietro è orientata male ma non per motivi esoterici ma per il fatto che ha subito notevoli rimaneggiamenti e doveva tenere conto sia della Tomba di San Pietro che doveva trovarsi al centro sia del colle alle sue spalle che non avrebbe permesso una navata in senso opposto.
    Inoltre non fu solo Michelangelo a costruire San Pietro ma vi lavorarono fior fior di architetti, da Bramante che riqualificò la struttura fino agli ultimi interventi di Bernini nella piazza, passando per Maderno (facciata), Michelangelo e Giacomo della Porta (Cupola) e molti altri che non mi dilungo qui ad illustrare.
    Proprio per il fatto che vi lavorò così tanta gente compresi tanti Papi resta difficile credere ad un progetto unitario. La forma della chiave è una coincidenza che forse Bernini per caso ebbe in mente di realizzare visto il nucleo preesistente.
    Per altre curiosità vi invito ad acquistare e leggere il libro di R.A. Scotti "I misteri di San Pietro" edito da Sperling & Kupfler
     
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  7. PALOMBARO78
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    CITAZIONE (VoyagerAdministrator @ 27/4/2009, 17:54)
    Gli obelischi furono posti a Roma per segnalare ai pellegrini i maggiori luoghi di culto e non necessariamente per essere usati come meridiana (vedere Piazza Navona). Inoltre preciso che Piazza San Pietro è ovale e non circolare, se volevi ottenere un vero e proprio orologio perchè non farla circolare? Inoltre la geometria che ha a che fare con il resto della città non è dovuta ad un disegno astronomico ma bensì ad un disegno sacro che i Papi seguirono per unire tutte le principali chiese di Roma.
    Inoltre preciso che tutte le chiese (o per lo meno la maggior parte) sono orientate est-ovest, come diceva Durand de Mende l'abside deve essere rivolto verso est mentre il portale verso ovest in modo che procedendo verso l'altare si proceda verso la visione di Dio e all'illuminazione. In questo caso San Pietro è orientata male ma non per motivi esoterici ma per il fatto che ha subito notevoli rimaneggiamenti e doveva tenere conto sia della Tomba di San Pietro che doveva trovarsi al centro sia del colle alle sue spalle che non avrebbe permesso una navata in senso opposto.
    Inoltre non fu solo Michelangelo a costruire San Pietro ma vi lavorarono fior fior di architetti, da Bramante che riqualificò la struttura fino agli ultimi interventi di Bernini nella piazza, passando per Maderno (facciata), Michelangelo e Giacomo della Porta (Cupola) e molti altri che non mi dilungo qui ad illustrare.
    Proprio per il fatto che vi lavorò così tanta gente compresi tanti Papi resta difficile credere ad un progetto unitario. La forma della chiave è una coincidenza che forse Bernini per caso ebbe in mente di realizzare visto il nucleo preesistente.
    Per altre curiosità vi invito ad acquistare e leggere il libro di R.A. Scotti "I misteri di San Pietro" edito da Sperling & Kupfler

    Bella risposta!!…Voglio provare ad 'esprimerti i miei concetti(dimmi che ne pensi).....ci ho pensato anche io da tanti anni a queste semplicistiche teorie, perche’ sono le stesse concetti che avevano i miei professori. Di fatto, invece, in qualita’ di Ricercatore di Chiavi, (e dovendo occuparmi per forza di ogni tipologia di argomento storico), questo e’ stato uno dei tanti, che mi hanno portato a credere ad’ un’altra realta’. Soprattutto e’ una di quelle tante mie teorie, in cui, nel mondo, e in internet, tanta gente le pensava prima di me.
    Ti suddividero ' la risposta in tre parti.
    1) Cenni di storia dei meridiani e obelischi;
    2) e 3) Il progetto della Basilica di San Pietro e il Progetto del tempio di Gerusalemme.

    Questo e' un argomento molto lungo, cerco di abbrevviarlo il piu' possibile. Sai Del compito dei Massoni?I CARPENTIERI? da quando e' nato il Tempio di Gerusalemme, nato col VERO PROGETTO DATO DA DIO STESSO, si e' pensato appunto di costituire "sete", che tramandassero i segreti dei Progetti dei Templi di Dio. In realta' questa e' un attivita' svolta sin dagli albori dei Tempi, dai SACERDOTI...oggi impersonificati dai Maestri della Massoneria. Cio (per essere breve), vuole dire che (probabile che ci siano, ma in minor percentuale), NESSUN TEMPLIO O CHIESA PUO' Essere COSTRUITO A CASO. Viene comunque seguita la legge di Dio, le cui conoscenze maggiori fanno parte del potere massonico.
    Chiudo primo pensiero.
    Ti faccio un copia incolla di molti studi fatti a riguardo, e di cui sono pienamente d'accordo. Davvero interessante che e' proprio da questi studi, che i Calendari Zodiacali mi sembrano di comprensione piu' semplice, e dopo sono riuscito a capire che anche i nuraghi erano orologi solari, cme le MERIDIANE A SCATTOLA NERA, usate in molte chiese.
    Questo perche' il concetto di Obelisco a Roma, e' stato perso nel tempo, ma la maggior parte degli obelischi di roma (la Citta' con piu' obelischi al mondo), avevano il reale scopo di orologio solare, in un secondo momento e' diventato un "Trofeo" di guerra, che potea essere visto da tutti (le mani di grandezza de vecchi imperatori romani!), e in un terzo momento...oggi, e' diventato simbolo CHIAVE di misteri storici irrisolti...
    Le Meridiane e gli Obelischi (stessa funzione)

    Un orologio solare si compone di tre elementi essenziali: il quadrante propriamente detto, su cui cadono i raggi del sole. Lo gnomone, che comprende uno stilo e un nodo: lo stilo si dice "ortostilo" o "falso stilo", se è perpendicolare alla parete, utilizzato di norma fino a tutto il Settecento; si dice invece "polare" se è parallelo all'asse terrestre, tipico della tradizione francese e quindi invalso nell'uso italiano dopo il 1800. Il centro della meridiana è il punto in cui lo stilo è infisso nella parete. L'estremità opposta si dice "nodo" o "indice gnomonico".

    Lo gnomone ad asta - retta o serpentiforme - è un generatore di ombra, mentre lo gnomone a "piastra forata" - spesso in forma di sole a raggi - o "a camera oscura", convoglia un raggio di luce.

    Il terzo elemento è costituito dalle demarcazioni, ossia le proiezioni delle orbite celesti, che forniscono informazioni astronomiche, geografiche e cronometriche.

    Una demarcazione importante per la costruzione stessa del quadrante è la linea meridiana verticale, che generalmente ha la forma di una freccia rossa a piombo, rivolta verso il basso e contrassegnata da una "M": indica la culminazione del sole a sud di quella specifica località, e anche il mezzogiorno vero, ossia l'ora intermedia tra le ore di sole appena trascorse dal sorgere del sole e quelle che devono ancora passare fino al tramonto: era tanto importante la sua funzione che per estensione il suo nome passò a designare popolarmente tutti i quadranti solari.

    Il quadrante non sempre e' perfettamente cirolare, potrebbe avere qualsiasi forma, anche a sole, a stella, o ovale per rappresentare la curvatura del pianeta, e la GEODICITa' del Pianeta, che in realta' non e' SFerico, ma e' schiacciato ai poli - geoide-.

    La linea equinoziale, proiezione dell'equatore celeste, è la semiretta che interseca le linee orarie, percorsa dall'ombra dello stilo nei due giorni dell'equinozio, il 21 marzo e il 23 settembre. Spesso è accompagnata dai segni zodiacali dell'Ariete e della Bilancia.
    Se è orizzontale, significa che la meridiana è esposta esattamente a Sud.
    Se è più bassa a sinistra, significa che la meridiana è esposta a Ovest.
    Viceversa, se è più bassa a destra, significa che la meridiana è esposta a Est.

    Le linee diurne dei solstizi sono linee curve: l'iperbole superiore, proiezione del tropico del capricorno, è percorsa dall'ombra quando il sole è nel suo punto più basso sull'orizzonte, intorno al 21 dicembre (solstizio d'inverno).

    Quando è percorsa dall'ombra l'iperbole inferiore, proiezione del tropico del cancro, significa che il sole è nel suo punto più alto sull'orizzonte, intorno al 21 giugno (solstizio d'estate).

    Altre iperboli concave o convesse indicano la posizione del sole nei diversi mesi dell'anno, a volte unite ai corrispondenti segni zodiacali.

    A volte è presente, in alto, una linea orizzontale che indica l'orizzonte, ossia la posizione più bassa del sole all'alba e al tramonto.

    Il tempo indicato dagli orologi solari è il "tempo vero" definito dalla rotazione terrestre, che non è costante; quindi, rispetto agli orologi meccanici a "tempo medio", costante per convenzione, gli orologi solari accumulano ritardi e anticipi periodici. Come spiega L. M. Morra nel suo libro, "tali incrementi e decrementi sono espressi da una funzione detta "equazione del tempo", che si annulla quattro giorni all'anno, il 16 aprile, il 14 giugno, il 2 settembre e il 25 dicembre. Ciò significa che se durante l'anno segnassimo ogni giorno, alla stessa ora del nostro orologio da polso, la posizione di un'ombra, essa ovviamente si allungherebbe e si accorcerebbe con le stagioni, ma non lungo una linea retta: genererebbe una linea "curva" a forma di "8", chiamata lemniscata": è possibile trovarla o soltanto in corrispondenza delle ore 12 o addirittura una per ogni ora; tale espediente grafico permette di leggere l'ora media direttamente dagli orologi solari".

    Spesso i campanili erano provvisti di orologio ma, poiché i meccanismi antichi erano imprecisi, sulla torre campanaria si costruiva anche una meridiana, per controllare l'esattezza dell'orologio.

    Meridiane a camera oscura

    Si trovano all'interno di chiese o conventi, luoghi di grandi dimensioni, dove i religiosi potevano dedicarsi allo studio di fenomeni astronomici, oppure verificare l'esatto funzionamento degli orologi meccanici posti sulla chiesa.
    In queste meridiane la luce del sole non colpisce uno stilo, bensì filtra attraverso un foro praticato su una parete (come i nuraghi e le PIRAMIDI, ma solo per i 4 TEMPI, i 2 solstizi e2 equinozi), su una vetrata o su una volta, e si proietta sul pavimento, dove è tracciata una linea retta, orientata per nord-sud, corrispondente alla linea del meridiano locale.

    Il raggio di luce entra e scorre di mese in mese per tutta la sua lunghezza: nei solstizi d'estate e d'inverno toccherà l'una o l'altra estremità della linea, mentre agli equinozi si troverà esattamente a metà.
    Esempi di meridiane a camera oscura si trovano nella chiesa di San Petronio a Bologna, nel duomo di Acireale, nella basilica di San Leonardo, vicino Foggia, nella chiesa di S. Maria degli Angeli a Roma.
    Secondo Lucio Maria Morra, circa il 70% dei quadranti risale al periodo barocco, quando esisteva una folta schiera di gnomonisti che appartenevano alla corporazione degli orolai.
    Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio, i quadranti esistenti non sono indicativi della produzione effettiva a causa delle mutilazioni inferte al patrimonio gnomonico originale [si pensi alla pratica di coprire con intonaco le meridiane affrescate sulle case in occasione di rifacimenti murari, per non affontare i costi di un restauro (cf. per esempio il caso di Voltaggio (AL); né risulta l'esistenza di un inventario ministeriale che consenta la tutela da parte degli organi preposti alla conservazione del patrimonio artistico nazionale. Sono peraltro in corso censimenti a cura di Amministrazioni locali, enti e associazioni specialistiche, come pure di operatori del settore come, per citarne uno tra tutti, la Solaria Opere, che ha al momento censito oltre 2000 quadranti solari nella sola provincia di Cuneo].

    ULTIME INFO SULL'EVOLUZIONE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO

    Le vicissitudini della Basilica di S. Pietro a Roma. Nel resoconto che segue ci limitiamo a toccare l’essenziale di quella stratificazione di vicende che preludono all’evento che qui interessa illustrare: la costruzione del grande modello ligneo della Basilica, per opera di Antonio da Sangallo.
    QUesto per risponderti, che ogni modifica apportata alle Chiese, si e' vero, sono state fatte da ingegneri e architetti diversi, ma seguendo la pianta di un Geometra Unico, quella di Dio.
    Prima di essere una basilica, il tempio era la Chiesa sepolcrale di S. Pietro. Divenne basilica in epoca costantiniana, e il suo impianto rimase invariato finché Niccolò V, rientrato dall’esilio avignonese (1455), decise che era venuto il momento di rinnovare l’edificio. I lavori procedono lentamente, con vari ripensamenti. Nel frattempo si succedono sul soglio pontificio Pio II, Paolo II e Sisto IV, il quale ebbe una visione: il Signore lo invitava a differire la costruzione del nuovo tempio, che sarebbe stato edificato da un suo nipote. Insomma Sisto IV fa un’esperienza simile a quella di Davide e, per facilitare l’evento, nomina cardinali tre nipoti, dei quali uno diviene papa, con il nome di Giulio II.
    Nel 1505 Giulio II, nuovo Salomone, affida la ricostruzione di S. Pietro al Bramante, che presenta il progetto di una basilica a pianta centrale (a croce greca).

    Come ben saprai, però il papa vuol sentire anche il parere di Giuliano da Sangallo, che presenta un controprogetto. Bramante ne accoglie qualche spunto e sviluppa (1506) quello che dovrebbe essere il progetto definitivo . Nel 1511 sono ormai completati i quattro archi della cupola: la costruzione è finanziata in gran parte con i proventi delle indulgenze.

    L’Alberti, naturalmente, avrebbe considerato eccessivo il livello di dettaglio del modello. Per esempio, le metope della trabeazione presentano rilievi scultorei in cera (andati perduti); inoltre le volte a botte, che oggi sono nude, presentavano incollati dei fogli di carta, nei quali era disegnata a penna la decorazione dei cassettoni. La meticolosa riproduzione dell’ornato è dunque visibile anche internamente: per aprire e ispezionare il modello, le absidi del transetto sono sezionate e montate su cardini. C’è un problema però: entrando nel modello, il visitatore si trova a un’altezza superiore a quella di un visitatore “in scala”. La sua prospettiva è alterata, il che può essere un fatto positivo o negativo, secondo quel che si osserva. Per evitare un possibile effetto negativo, le volte a botte si sviluppano direttamente dalla trabeazione, e non dai piedritti che – previsti nel progetto – non sono tuttavia riprodotti. Il fatto è che nel modello la funzione prospettica dei piedritti – consistente nel conferire slancio alla copertura innalzando il piano di imposta dell’archivolto – non è più necessaria.
    La preparazione del modello è stata accuratissima: negli archivi storci ci avanzano ben cinquanta disegni, tracciati prima e durante la costruzione. Invece Bramante e Michelangelo, che prenderà il posto di Antonio, non vollero lasciare testimonianza completa e dattagliata dell’intera fabbrica. Eppure ne realizzarono parti considerevoli. Ironia della sorte vuole che Antonio da Sangallo abbia tutto predisposto, ma che non veda realizzato il suo progetto.
    Michelangelo manifesta di non apprezzare il progetto del Sangallo. Non bisognava – dice – abbandonare il progetto del Bramante: «chiunche s’è discostato da decto ordine di Bramante, come à facto il Sangallo, s’è discostato della verità». Chi osserva il modello capisce immediatamente che si è imitata «la maniera e l’opera tedesca». I deambulatori delle absidi voluti dal Sangallo, dice ancora Michelangelo, impediscono la luce e invitano i furfanti a nascondervisi, e già gli par di vedere lì «far monete false, impregnar monache ed altre ribalderie». Michelangelo ha in sospetto il modello, anche per ragioni contingenti: nonostante sia ormai terminato, le maestranze della bottega sollecitano nuove commesse. Finisce che fa smontare il modello, per collocarlo dove nessuno, per molti secoli, l’avrebbe più visto.

    Per cui la Basilica assumerà la configurazione che conosciamo è storia nota: Michelangelo riprende l’idea bramantesca della pianta centrale a croce greca. In realtà fa opera del tutto originale, com’è testimoniato dal movimento e dal giuoco di chiaroscuro del progetto, finalmente realizzato. Quanto alla cupola, Michelangelo fa le lodi del progetto bramantesco, ma la vuole più imponente. Farà in tempo a vederne costruito il tamburo di imposta. La cupola sarà costruita sotto la direzione di Giacomo della Porta e Domenico Fontana, in meno di 18 mesi, perché il nuovo papa, Sisto V, è ansioso di vederla terminata, ed esercita notevoli pressioni. La cupola di S. Pietro ha lo stesso diametro di quella del Brunelleschi (42 m), quasi quanto il Pantheon (che però è un tempio ipetro, cioè con apertura in alto).
    Il progetto della cupola è documentato, oltre che da numerosi disegni, da un imponente modello ligneo, cominciato sotto Michelangelo e modificato dopo la morte del maestro .
    La nuova Basilica di S. Pietro viene consacrata nel 1626: sono passati 171 anni dal ritorno di Niccolò V dall’esilio avignonese, quando decise di por mano al rinnovamento della basilica costantiniana. La monumentale facciata è costruita, dal Maderno, nel 1629.

    Ecco qui di sotto la storia dell'EVOLUZIONE DEL TEMPLIO DI GERUSALEMME
    (Tratto da un articolo in Internet del 2009). Per chiudere la mia Risposta, leggi questo articolo, e guarda quante analogie ci sono, con San Pietro, e la vera Voglia di tenere in piedi i PROGETTI ORIGINALI DEI TEMPLI E CHIESE.
    UNA NOTIZIA SENSAZIONALE

    Una notizia sensazionale, per molti la migliore che si potesse sperare, giunge da quell'area problematica e controversa chiamata Israele, Palestina, Terra Santa, Vicino o Medio Oriente. Le novità riguardano l'edificio più conteso e misterioso esistente al mondo, il Tempio di Gerusalemme, fondato nel X secolo a.C. da re Salomone, distrutto nel 586 a.C. dall'esercito babilonese e ricostruito dagli ebrei che fecero ritorno a Gerusalemme dopo la cattività. Infatti, qualche anno prima della nascita di Cristo, re Erode fece erigere un nuovo tempio più grande, comunemente chiamato il Secondo Tempio. La costruzione dell'imponente opera richiese molti anni ma, nel 70 d.C., l'edificio da poco portato a termine, fu distrutto dai Romani, che lo rasero al suolo al punto che non ne è rimasta alcuna traccia in superficie, e col passare del tempo ci si è persino dimenticati del luogo in cui si trovava.
    Questa era la situazione fino a poco tempo fa, una situazione imbarazzante e pericolosa, imbarazzante per gli ebrei, la cui religione li incarica di ricostruire il Tempio, e pericolosa perché l'area entro la cinta muraria del sito è interamente sotto il controllo dei musulmani. I più importanti luoghi sacri musulmani del paese si trovano sulla spianata del Tempio (chiamata anche Monte Moriah o Haram esh-Sherif), compresa la grande moschea al-Aqsa e la roccia sacra sotto la cupola dorata, il più noto simbolo di Gerusalemme. Qualsiasi tentativo di organizzare scavi per ritrovare il sito del Tempio perduto, per non parlare della sua ricostruzione, sarebbe contrastato dall'intero mondo musulmano in modo così tenace che probabilmente si tramuterebbe in una guerra globale e disastrosa.
    La ricostruzione del Tempio non riveste solamente un interesse teorico e storico, ma è un problema urgente che riguarda il nostro presente. La necessità di portare a termine quanto prima la missione è, per gli ebrei, sollecitata dal severo monito: "Una generazione che non ricostruisce il Tempio è come se l'avesse distrutto". Queste parole sono prese seriamente dai fedeli, e in modo fanatico da alcuni estremisti che vorrebbero sequestrare l'area in cui sorgeva il Tempio, demolire le architetture musulmane e cominciare a costruire. Il loro primo passo sarebbe quello di far saltare in aria la cupola dorata, svelando così al-Sakhra, la sacra roccia custodita al suo interno. È proprio questa roccia il cuore dei misteri di Gerusalemme. È il luogo in cui Abramo legò il figlio Isacco per il sacrificio e il punto da cui Maometto, una notte, si innalzò in volo e raggiunse il paradiso per poi tornare sulla Terra. Si è stabilito che il segno sulla superficie della roccia sia quello dello zoccolo di al-Buraq, il cavallo alato che accompagnò il Profeta nel suo viaggio ultraterreno. Ma il luogo è sacro sin dall'epoca pagana. Alcuni ritengono che la roccia sia la Even Shetiyyah, la pietra della fondazione che si trova al centro esatto del mondo, nel Sancta Sanctorum, all'interno del Tempio di Salomone; oppure che sia la roccia presso cui venivano immolate le vittime dei sacrifici, oltre a essere stato identificato come il terreno dell'aia di Ornan il Gebuseo che re Davide comprò dopo che sul suo suolo era apparso un angelo (1Cr. 21). Alcune di queste leggende sono contrastanti, ma il solo fatto che esistano dimostra che si tratta di una roccia con la quale non si può scherzare.
    La buona notizia, cara a tutti coloro che abitano o amano Gerusalemme, capovolge completamente la situazione e supera tutte le difficoltà, consentendo di adempiere tutti i doveri religiosi: il Tempio sta ora riaffiorando dalle tenebre senza spargimento di sangue. Non sto utilizzando una metafora o un'immagine poetica, ma faccio riferimento a qualcosa di concreto e di reale. Eppure non è necessaria alcuna demolizione o ricostruzione, perché il sito del Tempio è reso manifesto, e si trova lì, modellato dagli antichi costruttori perché diventasse il tempio di tutti i popoli, come aveva profetizzato Isaia.
    Nelle pagine che seguiranno mostrerò il Tempio in modo preciso, così che chiunque nutra un serio interesse per l'argomento potrà prendere in considerazione questi segni e trarre le proprie conclusioni circa le implicazioni che ne derivano. Qualunque persona sarà in grado di vedere la sua struttura e i credenti vi riconosceranno il Tempio a cui fanno riferimento sia le profezie ebraiche sia quelle cristiane, discese dal cielo. Non c'è più bisogno di ricostruire il Tempio, perché è lì, rivelato davanti ai nostri occhi.

    L'asse messianico:

    La linea che attraversa per lungo il tempio scoperto da Kaufman ha origine sul Monte degli Ulivi, vicino al tradizionale luogo dell'Ascensione di Gesù; si immette quindi nella spianata del Tempio, lungo l'estremità meridionale della sua porta orientale, la famosa Porta Aurea, per poi attraversare la Cupola delle Tavole e la roccia una volta custodita all'interno dell'antico Sancta Sanctorum. Nel 1987, il professor Greville Stewart Parker Freeman-Grenville, scrittore e studioso dell'antica Gerusalemme, scoprì un altro aspetto importante: quella stessa linea, estesa a occidente, forma l'arteria principale della zona settentrionale della città vecchia, inserendosi in questo modo nel sistema stradale di cui fanno parte il Cardo, il Decumano e le strade a essi allineate. Ma l'aspetto ancor più straordinario è che questa stessa linea si dirige proprio al Golgota nella basilica del Santo Sepolcro, la roccia su cui Gesù fu crocifisso. Il tracciato collega le due rocce sacre che rappresentano il centro del mondo sia per gli ebrei che per i cristiani.
    Una linea invisibile con una reputazione che incute timore: nelle leggende viene descritta come una fune tesa, "sottile come un capello, tagliente come una spada e nera come la notte", che si estende sulla valle dal Monte degli Ulivi alla Porta Aurea. Le anime dei giusti la percorrono verso la salvezza. Le prime a entrarvi sono quelle sepolte sul Monte degli Ulivi, e questo è il motivo per cui il terreno sulle sue pendici è molto prezioso. Le tradizioni di tutte e tre le religioni concordano che questa sia la linea da cui il Messia farà il suo ingresso nella città. Secondo la tradizione ebraica, quando il Tempio fu distrutto, la Shekhinah, la presenza divina che dimorava nel Sancta Sanctorum, se ne andò attraverso la Porta Aurea e proprio da lì rientrerà quando il Tempio sarà riedificato. Per i cristiani lo stesso avverrà con Gesù nel suo Secondo Avvento, e il Nuovo Testamento riporta come egli abbia già effettuato quel percorso, nella prima domenica delle Palme avvenuta a Gerusalemme, partendo dal Monte degli Ulivi, attraverso la Porta Aurea e nel Tempio, dove scacciò i mercanti. Poco tempo dopo fu condotto nuovamente lungo la stessa linea, al Golgota, dove fu crocifisso.
    La profezia musulmana rivela che nel Giorno del Giudizio l'arcangelo Gabriele suonerà tre volte un corno d'ariete per annunciare la Resurrezione. Tutti i popoli del mondo si raduneranno sul Monte degli Ulivi, dove troveranno accanto alla bilancia della giustizia Abramo, Mosè, Gesù e Maometto. Le anime di coloro a cui verrà concessa la vita eterna passeranno lungo la fune e attraverseranno la Porta Aurea.
    Una volta, nel periodo del Secondo Tempio, lungo una parte di questa linea spirituale e messianica si svolgevano processioni. Un ponte o una strada selciata sostenuta da archi scorreva dalla Porta Aurea lungo la valle del Cedron. Era denominata la Strada della Vacca, perché il Gran Sacerdote la percorreva per raggiungere il Monte degli Ulivi dove aveva luogo il sacrificio rituale della giovenca rossa.
    Si ritiene che l'antica Porta Aurea (chiamata anche Porta della Misericordia, Porta di Sheshan, Porta d'Oriente e, nel Nuovo Testamento, Porta Bella) sia stata costruita intorno al VII secolo, sulle fondamenta della porta più grande e imponente edificata da Erode al posto di quella di Salomone. Per ragioni in parte collegate alle profezie messianiche, è rimasta sigillata per centinaia di anni, da quando i saraceni conquistarono Gerusalemme nel 1187. Ora lungo l'entrata della porta si sviluppa un cimitero musulmano. La chiusura della Porta Aurea sembra essere una vecchia tradizione dai tempi del Primo Tempio, come è registrato in Ezechiele 44,1-3: "Mi condusse poi alla porta esterna del santuario dalla parte di oriente: essa era chiusa. Mi disse: 'Questa porta rimarrà chiusa: non verrà aperta, nessuno vi passerà, perché c'è passato il Signore, Dio d'Israele. Perciò resterà chiusa. Ma il principe, il principe siederà in essa per cibarsi davanti al Signore: entrerà dal vestibolo della porta e di lì uscirà.'"
    Agli albori del cristianesimo i discepoli consacrarono il tragitto dell'estremo viaggio di Gesù che, attraverso la Porta Aurea, entrò nel Tempio e infine fu crocifisso sul Golgota. Nel periodo in cui Gerusalemme fu sotto la dominazione dei crociati, la porta veniva aperta solamente durante la domenica delle Palme per le processioni. L'asse messianico era probabilmente l'originale percorso della Via Dolorosa. L'imperatore Eraclio fu una delle ultime persone ad attraversare la porta. Nel 631 riportò a Gerusalemme i frammenti della Vera Croce che aveva riconquistato dai Persiani. In processione, trasportò le reliquie lungo il percorso fatto da Gesù, dal Monte degli Ulivi, attraverso la Porta Aurea e fino al Golgota, altura fuori dalle mura di Gerusalemme dove attualmente si eleva la basilica del Santo Sepolcro. I resti della croce furono poi rinchiusi in un reliquiario della chiesa, insieme alla coppa dell'ultima cena, alla famosa "spada del destino" e ad altre reliquie legate alla crocifissione. Un chiaro riferimento a questo evento si ritrova in Zaccaria 1,16: "Perciò dice il Signore: Io di nuovo mi volgo con compassione a Gerusalemme: la mia casa vi sarà riedificata - parola del Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme."
    La linea ha sempre avuto un valore esoterico, è un percorso mitologico piuttosto che un tragitto terreno. Essa rappresenta uno dei percorsi spirituali e uno dei cammini verso il mondo dei morti noti in tutto il mondo. Questa linea, l'asse messianico, è tradizionalmente considerato il tragitto compiuto dalle anime nella loro ascesa al paradiso; ma è anche la strada trionfale che una potenza o essere divino percorrerà entrando in gloria a Gerusalemme. Arriverà da oriente, lungo il percorso che collega il Monte degli Ulivi alla Porta Aurea. Le leggende e le allusioni bibliche alla porta evidenziano la grandezza e la santità di colui che vi entrerà, e il suo nome si ritrova in Salmi 24,9-10: "Sollevate, porte, i vostri frontali, / alzatevi, porte antiche, / ed entri il re della gloria. / Chi è questo re della gloria? / Il Signore degli eserciti è il re della gloria."
    Sovrani e messia potranno far mostra dei loro poteri entrando a Gerusalemme attraverso la Porta Aurea, se mai riusciranno a farla aprire. Per i profeti dell'antica Israele, tuttavia, colui che entrerà attraverso la porta e a cui di nuovo verrà consacrata la Città Santa non sarà una potenza terrena, ma un principe divino o il re della gloria. Non si può ora immaginare in quale modo l'evento si manifesterà, ma un probabile presagio è l'attuale rivelazione del Tempio, che scaturisce proprio dalla recente individuazione dell'"asse messianico" che attraversa Gerusalemme
     
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  8. PALOMBARO78
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    I punti chiave quindi sono:
    1) la tendenza a seguire nei secoli delle regole antiche per costruire monumenti religiosi.
    2)la costruzione di un monumento religioso su un punto gia' ritenuto sacro (Tomba San Pietro - Pietra Sacra Gerusalemme). Come tante chiese Sarde, costruite sopra antichi cimiteri romani, e nuraghi.
    3) La meridiana, o Orologio Solare, fattore essenziale, sia per la costruzione e l'orientamento dei monumenti stessi, sia per scandire il tempo nel futuro.
    4) l'importanza di orientare i monumenti religiosi alle costelazioni e agli astri, di cui fondamentalmente il Sole, inteso come Dio, e Luce di Dio he entra dentro Casa (Chiesa) Sua all'alba di ogni giorno. E non identificato come semplice coincidenza, come gli orientamenti di su altri astri...che pur sono Veri.
    5) La circonferenza ESTERNA del calendario di DENDERA e' Ovale, e al suo inerno si disegna un rettettangolo. Mentre la circonferenza interna e' perfettamente TONDA, e rappresenta un quadrato, come la base delle piramidi.
    Cio' vuole dire che sia i movimenti terrestri che degli astri, Compiono MOTI Ovali, come il moto del sole nella sua ECLITTICA, e la PRECESSIONE DEGLI Astri. Con Cio' anche se il piazzale di SAN PIETRO e' ovale, non fa alcuna differenza matematica nell'individuare il TEMPO..ANZI!
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    A DIMOSTRAZIONE CHE QUANDO C'E' DA PARLARE DI TEMPO E SPAZIO, IL CALENDARIO EGIZIANO, CI FA TROVARE PIU' RISPOSTE DI TANTI ALTRI REPERTI STORICI.

    Il rettangolo ROSSO E BLU, stanno all'interno di "TEMPO OVALE", Il quadrato ARANCIONE, sta' dentro un "TEMPO REGOLARE e quindi Tondo.
    In piazza San PIetro la circonferenza della croce CENTRALE dove poggia l'obelisco e' "TONDA", invece la Piazza San Pietro stessa, come dici e un po "OVALE". Ovvia rappresentazione del Calendario di Dendera!!.
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    Non vorrei calcolare le aree quadrate della Basilica di San Pietro, con l'area OVALE del piazzale..non vorrei scoprire che in scala ha le stesse PROPORZIONI descritte dalle raffigurazioni qui sopra. Mi verrebbe un COLPO!.
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    Potrebbe essere tutto o niente.

    Edited by PALOMBARO78 - 27/4/2009, 23:37
     
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  9. VoyagerAdministrator
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    Si ma onestamente non vedo dove sia la scoperta...cioè, le cose che hai detto sono ovvie per chi studia architettura. 1) I monumenti del medioevo e successivi si basano tutti su modelli e piante provenienti dal passato, faccio l'esempio della pianta circolare derivante dall'Anastasis e la pianta quadrata con 3 porte per lato che rimanda alla Gerusalemme Celeste. Inoltre proprio le cattedrali gotiche sono costruite sulle sacre leggi dei pesi e delle misure che si dice i Templari abbiano trovato nei sotterranei del Tempio di Salomone.
    2) Gli edifici sacri sorgono in luoghi già sacri nell'antichità, per quanto riguarda il cristianesimo sono forti esempi le chiese romane sorte tutte in corrispondenza di luoghi di martirio di santi mentre per quanto riguarda figure pagane è evidente anche l'esempio di cattedrali gotiche che sorgono sopra antichi centri di idolatria pagana, il primo luogo che mi viene in mente è Chartres.
    3-4) La meridiana e gli orientamenti stellari non sono una novità, ormai si è persa l'antica conoscenza ma da sempre le strutture pagane e cristiane sono sorte in funzione del sole, della luna e delle stelle...anche in questo caso si sprecano gli esempi, dalla Sfinge (costellazione del Leone) alle piramidi di Giza (Orione), dalla cattedrale di Santiago de Compostela (deformata verso nord come molti siti megalitici)alle chiese dell'Ile de France (Costellazione della Vergine), dalle strutture di Angkor Wat (Costellazione del Drago)a quelle di Thiauanaco in Bolivia fino ad arrivare alla più recente Sagrada Familia di Gaudì orientata secondo il sorgere e tramontare del sole.
    Ottima esposizione la tua ma da studioso in questo ambito non trovo nulla di nuovo, mi pare tutto sulla soglia dell'ovvietà
     
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  10. PALOMBARO78
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    meno male!!!he he!e' gia' TANTO per me " l'ovvieta' " espressa dagli altri...fortificano le mie teorie...:-)

    qUESTA E' UN'ALTRA COINCIDENZA,
    L'Area esterna della Basilica di San PIetro sembra coincidere esattamene con l'Area dei Vertici del Rosa di Piazza San Pietro. Ennesima coincidenza, ho l'altare al centro della basilica, e' una rappresentazione del piazzale stesso?al cui centro invece c'è la Chiave, che e' l'obelisco...? ripeto...sono possibili strade...ma da accertare o da smentire ancora.
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    Edited by PALOMBARO78 - 28/4/2009, 00:01
     
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  11. PALOMBARO78
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    considerando il discorso fatto prima, ANCHE LE CUPOLE, ERANO MERIDIANE, QUINDI E' POSSIBILE TUTTO.
     
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  12. luigipadula
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    CITAZIONE (PALOMBARO78 @ 21/4/2009, 18:48)
    interessante..che tipo di Stadio? sai qualcosa di piusu cosa c'èra prima del vaticano?mi ha incuriosito davvero questa cosa...

    era uno stadio dove si svolgevano le corse!! là vi erano già gli obelischi che oggi si vedono, anche se sono stati spostati.
    appena riesco ti posto delle immagini!!
     
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  13. VoyagerAdministrator
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    Si trattava dello stadio di Nerone
     
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  14. luigipadula
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    ecco!!! nerone..ero confuso con adriano!
     
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  15. PALOMBARO78
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    ho capito...certo...bisogna verificare l'origine di questi obelischi pero'..sapere se sono Romani, Egiziani od altro...comunue in quello di Nerone, vedo l'uso dell'obelisco, solo come segno di potere. Mi stupisco che al colosseo non c'e' ne fosse uno.....ma forse per quanto concerne i Giochi, era piu' utile per una corsa a cavallo, giusto per rappresentare "il giro di BOA"....non saprei...anche un OROLOGIO SOLARE, poteva servire anche per scandire il tempo dei giochi....
     
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66 replies since 19/4/2009, 12:35   10106 views
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