| Bè... Che ne dite di cominciare a " Smontare,, questa critica?
" Confessiamo! Lunedì sera abbiamo visto la seconda puntata di Voyager. Ci siamo sottoposti nuovamente alla stupefacente ordalia mediatica che la televisione di Stato somministra all'abbonato "sempre in prima fila". Purtroppo, ci siamo sintonizzati in ritardo, certi però che Giacobbo non avrebbe deluso le nostre peggiori aspettative. E infatti... ,, .
Certo, l' abbiamo vista. Per questo ringraziamo la RAI che ci mette sempre in prima fila. E chiaramente Giacobbo non ci ha deluso, anzi, ci ha acculturati.
" Non appena lo schermo si illumina siamo irrimediabilmente coinvolti in uno dei "viaggi attraverso domande a caccia di risposte" in cui la guida turistica del mistero - nonché vicedirettore della seconda rete - ci conduce alla ricerca di "cosa c'è di vero nella leggenda e di fantastico nella storia". Accidenti! ,, .
Esattamente, è questo lo scopo del programma, che appartiene al vicedirettore di RAI 2. Una cosa di cui essere fieri della RAI.
" Giacobbo incalza, ansioso di precipitare i suoi ascoltatori in quelle "strabilianti coincidenze" che squarciano la fumosa coltre dei fatti per aprire persino gli occhi degli increduli sul cialtronesco marasma della dietrologia a buon mercato. ,, .
Certo, ci sono molte coincidenze che vale la pena di analizzare.
Cosa accadde la notte del 14 aprile 1912? Per chi si accontenta delle verità di superficie, il Titanic affondò a seguito dello scontro con un iceberg.
In realtà, spiega l'ineffabile segugio del mistero, quella notte accadde "qualcosa di inspiegabile". Inspiegabile? E se così fosse, come farà il Nostro a renderci edotti su ciò che parrebbe non avere spiegazione? Mah!
Proprio così, la storia ufficiale non quadra, per questo cerchiamo di capire cosa può essere successo. E di questo ringraziamo Giacobbo.
" Quello che conta, dopotutto, sono solo le "strabilianti coincidenze". E, infatti, ci viene prontamente ricordato che nel 1898 lo scrittore britannico Morgan Robertson pubblicò un romanzo in cui si parla di una nave che, partita dal porto di New York alla volta dell'Inghilterra, affondò in mare aperto a seguito di uno scontro con un iceberg! Avete letto bene, 1898! Quattordici anni prima dei drammatici eventi in questione.
Una voce fuori campo sottolinea "che le coincidenze tra il romanzo di Robertson e la tragedia del Titanic sono davvero impressionanti", anche perché - tenetevi forte! - il nome dello scafo di cui si parla nel romanzo era Titan... Una tragedia annunciata? ,, .
Certo, sono le coincidenze che contano. La storia è proprio così. Per le voci fuori campo ringraziamo Stefano Nazzaro ed Alberto Angrisano.
" Subdola e immotivata (come sempre!) comincia a ricorrere come un sinistro tormentone la parola profezia. Era tutto scritto... E se qualcuno di voi provasse, per esempio, a far notare che il Titan viaggiava dagli Usa all'Inghilterra, mentre il Titanic dall'Inghilterra agli Usa, potrebbe almeno dire che era tutto scritto, ma male? Irriducibili scettici che non siete altro! E' noto che le profezie vanno interpretate... Inoltre, Giacobbo aggiunge - a chi fosse sfuggito il dettaglio - che ci furono "uomini e donne che non tornarono mai". Davvero??? E "forse questi uomini e queste donne - prosegue il conduttore - avrebbero potuto intuire qualcosa se solo avessero letto un piccolo libro uscito 14 anni prima della catastrofe". Quante volte ve lo dobbiamo dire che leggere fa bene e allunga la vita? ,, .
Assolutamente no, la parola profezia calza a pennello... Ma sai almeno che significa?!
Le osservazioni successive non hanno senso. L' ultima è ironica e la prendiamo così, ironicamente!
" Ma a raggelare gli entusiasmi dei più ingenui, giunge un avviso ai naviganti dal capitano di Voyager: "Trovare una spiegazione al fatto che un romanzo ha anticipato di 14 anni la tragedia del Titanic francamente è difficile". E quindi??? Un quarto d'ora di trasmissione gettato al vento? Un momento di involontaria lucidità? O la cautela tipica di chi prende il mistero con le pinze? Scegliete voi.
Forse, più semplicemente, "i misteri non finiscono qui. [...] La teoria legata all'iceberg è solo una. C'è n'è un'altra altrettanto sorprendente che basa i suoi capisaldi su tre elementi innovativi": un tesoro scomparso, vittime mai ritrovate e un sottomarino tedesco. ,, .
La prima osservazione ( come tutta la critica) è ancora una volta senza senso. Che vuol dire quello che c' è scritto?? Quel quarto d' ora di trasmissione ci ha raccontato tutta la storia, quella ufficiale e quella misteriosa, prendendo in considerazione tutte le ipotesi di come possono essere andate le cose. Bah... E poi, Giacobbo il mistero lo affronta come dovrebbe essere affrontato e NON lo calpesta!
Potrei continuare così fino alla fine, ma io mi sto scocciando. La musica è sempre quella. Questo lavoro l' ho fatto già con la critica del C. I. C. A. P.. Se volete, continuate voi.
Ma qua, chi non vuol capire, NON CAPISCE!!
W VOYAGER!!
Un ringraziamento a tutta la troupe. Ogni scusa è buona per attacarla, ma come dice Ale, troverà sempre sostegno in questo forum! |
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